La gestione della viabilità a Cagliari finisce nuovamente al centro del dibattito politico e cittadino. Ettore Businco, ex assessore alla viabilità, ha espresso un duro giudizio sulle politiche adottate negli ultimi anni attraverso un post su Facebook:
“Ma davvero Massimo Zedda pensa che a Cagliari si sia lavorato per realizzare una MOBILITÀ SOSTENIBILE? Si guardi intorno e giudichi. Strade un tempo larghe con circolazione fluida oggi sono ridotte a cunicoli pericolosi. Viale Trieste, via Liguria, giusto per citarne qualcuna. Strade in cui soffre non solo il trasporto privato, ma anche quello pubblico e i mezzi di pronto intervento. Strade in cui è peggiorata persino la sicurezza – Perché tutto questo? Io un’idea ce l’avrei. Ormai dal 2011 sia Zedda che Truzzu e i propri tecnici hanno seguito pedissequamente le farneticazioni in tema di circolazione di docenti universitari, evidentemente malformati, che hanno scambiato Cagliari per Siurgus Donigala. E la trattano allo stesso modo. Come si tratta un paesino. Mobilità lenta, strade ristrette, guerra al trasporto privato con eliminazione di parcheggi, dossi realizzati a sentimento, uno diverso dall’altro – Ma il paradosso è che con questa politica stupida si è peggiorata anche la mobilità alternativa. Cioè le biciclette. Da quando si è deciso di investire in piste ciclabili, sparpagliandole a casaccio, i ciclisti a Cagliari sono addirittura diminuiti. Suggerirei a Zedda di cambiare i suoi riferimenti tecnici universitari, campioni mondiali di fallimenti. Per realizzare una mobilità sostenibile bisogna ripristinare i parcheggi e non diminuirli, magari aumentarli, creare dei percorsi sicuri per la ciclabilità, protetti non da auto in sosta o da cordoli in cemento, in zone dove il ciclista non entra in competizione con l’automobile e infine allargare le strade -Signor professore universitario, Cagliari non è un paesotto, allarghi le sue vedute o abbia il coraggio di farsi da parte. Viabilità e trasporti non sono per lei”, conclude.