''Per Ilaria e per tutte le altre vittime, basta violenza sulle donne'', si legge su uno dei tanti striscioni e cartelli davanti all'abitazione: ''Non vogliamo perdere un'altra sorella'', ''Rumore dopo il silenzio, era una figlia, sorella, cugina, zia, non un'altra''
Sembra che il ragazzino stesse rimontando l’arma seguendo un tutorial online.
“Le stavo portando la colazione a letto, ho visto sul suo telefonino l’sms di un altro ragazzo, ho preso il coltello che era sul vassoio e l’ho uccisa. Non ho premeditato”, ha dichiarato al Gip il 23enne.”
Le amiche che erano con lei hanno subito allertato i soccorsi e somministrato ad Anne il Bentelan per due volte nel tentativo di contrastare la reazione allergica, sembrerebbe dovuta agli anacardi
Al vaglio degli inquirenti anche la posizione dei genitori del ragazzo, presenti in casa al momento del delitto
Si crede che il 23enne abbia prima ucciso a coltellate la studentessa e poi nascosto il corpo.
Al momento non si esclude alcuna ipotesi, nemmeno la matrice dolosa.
L’uomo ha iniziato a infierire sulla compagna con insulti come “Non sai fare la madre, sei un'irresponsabile". Poi ha inveito contro i figli, colpendo a bastonate e pugni il figlio più grande per aver mangiato la nutella.
L’accusa, per la procura, è di omicidio volontario e non legittima difesa, come da sempre sostenuto dal 56enne.
Stando a quanto riferito dalla donna alle forze dell’ordine, subiva violenze da anni.
Uno scambio di biopsie costato carissimo ad un giovane paziente di 35 anni che ha sporto denuncia per lesioni gravi
Dai primi accertamenti sembra che Camilla sia morta per overdose di eroina e metadone
Nell’appartamento, dopo l’ispezione da parte delle forze dell’ordine, sono state ritrovate alcune dosi di metadone che non corrisponderebbero alla quantità normale di una prescrizione medica.
Sarebbero stati almeno dieci i colpi sparati dal vigilante verso i malviventi. Uno di loro, un ragazzo romeno di 24 anni, è stato colpito alla testa mentre fuggiva.
Le vessazioni erano rivolte anche ai loro bambini di 2 e 5 anni, presi a bastonate e costretti a docce gelate tutto l’anno ed ad uscire senza giacca e scarpe.
“Lui non ha più una casa. Non deve averla neanche lei", sarebbero state le parole dell’uomo
