Qualche settimana fa parte del manto stradale ha ceduto, sgretolandosi, quasi, come sabbia: da allora la rete arancione da cantiere delimita il tratto coinvolto, in attesa che venga interessato dai lavori. Qualche giorno fa un incidente stradale, l’ennesimo, ha paralizzato il traffico per ore e riproposto la riflessione per una viabilità alternativa. “Le mareggiate sempre più frequenti stanno da anni creando gravissimi danni al tratto tra la rotonda di Macchiareddu e la 4 corsie” spiega una residente. “Quel tratto di strada, di diversi chilometri, avrebbe la necessità di un intervento strutturale di difesa dalle mareggiate di grossa entità, con scogliere frangiflutti, rinforzi con gabbionate, ripascimento dell’arenile per ampliare la spiaggia, interventi simili sono stati eseguiti in varie zone costiere d’Europa con risultati ottimi”. Opere necessarie e fondamentali che avrebbero dei costi importanti per essere realizzate, senza tener conto della tempistica della burocrazia e dei vari passaggi da effettuare prima di trovare il pieno accoglimento. “Teniamo presente che l’attuale nuova SS195 in costruzione collegherà solo la zona Saras con la Dorsale consortile di Macchiareddu, arrivando di fronte all’impianto del Tecnocasic e quindi si dovrà sempre continuare a percorrere il disastrato tratto a 2 corsie in riva al mare.
Serve dunque una viabilità alternativa, anche per la presenza lungo la costa dell’impianto Saras, sottoposto alla Direttiva Seveso, che richiede la presenza di una viabilità adeguata in caso di evacuazione della popolazione.
Inoltre vorrei ricordare che l’attuale “stradina” chiamata Strada Conti Vecchi che parte dallo stabilimento ex Conti Vecchi e si dirige allo svincolo della SS195 a 4 corsie è totalmente inadeguata a sostenere il carico di veicoli e camion già ora, figuriamoci in futuro, oltre alla sua pericolosità per le tante buche e per le ridotte dimensioni”. Non solo: per quanto riguarda la strada quasi parallela a quella di Conti Vecchi, “i lavori erano iniziati all’inizio del 2023, e qualcuno l’aveva già soprannominata come “un nuovo tratto della SS195”. Dopo pochi mesi arrivò però lo stop da parte del Ministero dei Beni Culturali, in quanto questa strada attraversa per due terzi l’area delle Saline, sottoposta ad un vincolo in quanto ritenuta “Bene Culturale”. Stop ai lavori, “di fatto 1/3 della strada è pressoché finito manca solo la bitumatura, mentre i restanti 2/3 sono del tutto abbandonati.
Tra l’altro questa strada non è stata realizzata dal nulla, ma esisteva già almeno da 40 anni, o forse anche di più, perché era una strada interna usata dai salinieri per spostarsi tra le caselle salanti. Ora dovrebbe solo essere migliorata con un sottofondo adeguato a far transitare i mezzi. La vedremo mai finita? Chissà. Di certo non risolverà definitivamente il problema del collegamento tra Cagliari e la zona residenziale tra Capoterra e Pula, fino a Teulada, ma almeno costituirebbe una via di salvezza in caso di nuove emergenze. Detto ciò chiedo: vogliamo ancora restare ad aspettare senza sapere come e quando potremo viaggiare in sicurezza per recarci al lavoro, a scuola?”.












