Nemmeno il forte vento di due giorni fa ha frenato la voglia di scavare, piantare, innaffiare ma, soprattutto, dare il via al progetto di un orto di tutti, curato dalle mani di chi, ogni giorno, deve lottare più degli altri anche solo per compiere i gesti più semplici. Sono i ragazzi “speciali” i nuovi contadini del paese che, come prima coltura, hanno scelto il cavolfiore: piccole foglie, ora, che più avanti si trasformeranno nel gustoso ortaggio da mangiare. Un modo per unire la natura e l’amore, quello immenso delle famiglie e dei soci della neo-associazione nata solo poco tempo fa.
“Abbiamo condiviso 2 ore di collaborazione lavoro e amore verso il prossimo e la natura. Un ringraziamento particolare alla nostra contadina preferita Valentina Frigau e Gianluca Frigau che ci hanno supportato in questo progetto, Agriflor Sinnai per il kit ed i consigli. Per chi volesse unirsi a noi c’è ancora qualche posto” ha comunicato l’associazione. Una sinergia di forze tra i soci, i privati e i professionisti che hanno messo a disposizione il terreno e la conoscenza, ben consolidata, del settore agricolo. “E’ soprattutto per momenti come questi che ci impegniamo tanto. Questo ha ancora maggior valore se pensiamo che tutto quello che è iniziato ieri è frutto soltanto delle nostre forze, messe in campo da noi di “Diritti famiglie disabili”.
Il direttivo e i soci coprono infatti tutte le spese, assicurative, materiali, con il contributo interno dei soci e naturalmente il grande cuore di privati cittadini come Valentina Frigau, che ci ha messo a disposizione gratuitamente i suoi spazi, e Gianluca Frigau , che ci ha donato il bene più prezioso: il suo tempo”.
“È stata una mattinata bellissima, all’insegna dell’inclusione, della collaborazione e della natura.
I nostri ragazzi hanno piantato cavolfiori, che seguiranno per i prossimi mesi durante tutto il ciclo di vita, fino ad arrivare al prodotto finale e alla sua trasformazione” ha espresso Giuseppe Floris.











