“Non hai la minima idea di cosa prova la famiglia di quel defunto, già è difficile andarlo a salutare lì e non averlo tra noi, tu invece ti permetti di toccare i suoi fiori con le tue mani da ladro”. Si susseguono i racconti di chi nella tomba del caro estinto non trova più l’omaggio che ha donato al parente o all’amico volato in cielo e che, accanto alla lapide che identifica il luogo dove sono conservate le spoglie mortali, pone dei fiori o dei piccoli oggetti come segno di affetto eterno. Pochi giorni fa l’ennesimo furto di fiori raccontato attraverso una pagina social dedicata alla città e che ha richiamato l’attenzione sul triste fenomeno che si protrae da tempo.
“Questa è la lapide di mio padre. Mio padre è morto di COVID nel 2020 e non ci è stato permesso né di vederlo né di salutarlo né tantomeno di potergli fare un funerale. Quelli nella foto sono i fiori che mia madre ha messo freschi ieri, come fa ogni due giorni visto il caldo estivo. Perché tutto ciò!? Perché qualcuno che non merita rispetto si è permesso di rubarli per metterli a chissà chi! Adesso io vorrei dire, che rispetto hai TU schifoso o schifosa che ruba i fiori da una tomba!? Non hai la minima idea di cosa prova la famiglia di quel defunto, già è difficile andarlo a salutare lì e non averlo tra noi, tu invece ti permetti di toccare i suoi fiori con le tue mani da ladro!!!!”. Decine i commenti che si sono susseguiti al post e che raccontano storie simili a quella accaduta alla giovane figlia e alla sua mamma che, oltre al dolore di aver perso il caro papà e marito, non hanno pace, nemmeno ora. Un gesto non semplice è quello di andare in cimitero e scambiare solo con il pensiero sentimenti e parole con il caro scomparso. L’omaggio floreale, il più comune, è il simbolo di un legame che non cessa anche oltre la morte: impossibile, dunque, non provare dolore se quei fiorellini vengono sottratti ingiustamente, uno sfregio all’animo ferito che subisce, così, un ulteriore dolore.












