La recente realizzazione dell’area giochi per bambini in Via Roma ha scatenato un acceso dibattito tra maggioranza e opposizione. Al centro della polemica, un lungo post pubblicato ieri su Facebook dal consigliere Corrado Sorrentino di Alleanza Verdi Sinistra, che ha definito l’opera una “follia”, etichettandola come “disastrosa”. Nel suo intervento, ha lanciato un allarme: “Togliamo l’area giochi per bambini da via Roma, giocano nello smog”, corredando la denuncia con un elenco degli effetti nocivi dell’inquinamento sulla salute dei cittadini. La questione ha rapidamente generato reazioni non solo in ambito politico ma anche tra i cittadini, che hanno espresso opinioni contrastanti. Molti lettori hanno difeso l’area giochi: “I bambini, come le persone di qualsiasi età, respirano smog in qualsiasi posto, di macchine ne è pieno il mondo” – “È una buona alternativa per chi vive nei dintorni, l’unico parco giochi è in Piazza Garibaldi e averne uno in zona ha reso molte persone felici” – “L’unica cosa da migliorare sarebbe mettere una protezione di sicurezza tra il parco e la zona dove transitano i veicoli, per il resto è stata una bella idea”.
D’altro canto, alcune voci critiche ritengono l’area giochi mal posizionata e suggeriscono che avrebbe avuto più senso in un’area più verde. Sulla questione sono intervenuti anche alcuni consiglieri di centrodestra. Roberto Mura di Alleanza Sardegna ha documentato sui social la presenza di famiglie e bambini nell’area, scrivendo: “Il sindaco vuole cancellare l’area giochi in via Roma? Lo dovrebbe spiegare alle tante persone che anche questo pomeriggio sono lì a fare sport o con i loro figli e alle attività produttive che finalmente hanno la fila fino a fuori”. Anche Pierluigi Mannino di Fratelli d’Italia ha preso posizione: “Caro Corrado, il tuo legittimo sfogo in merito all’opportunità delle scelte fatte per via Roma ha attirato la mia attenzione. Le tue perplessità, ti confesso, sono state anche le mie, ma poi ho provato a fare una riflessione più approfondita… Perché se così non fosse, verrebbe naturale chiedersi perché si siano realizzate aree sportive in prossimità di incroci stradali e non solo nei parchi e piste ciclabili a lato di strade altamente frequentate dai veicoli e, spesso, prive di zone verdi e alberate, che mettono a rischio le vie respiratorie di “numerosissimi” ciclisti che le percorrono. Da “palestra” a cielo aperto a “palestra d’ardimento” potrebbe essere un attimo”. E ancora Giuseppe Farris ha attaccato : “Il punto è che Zedda avrebbe dovuto fare una variante in corsa d’opera, come avevamo proposto noi di CiviCA 2024. E il motivo per cui non l’ha fatto è assai semplice: temeva di intestarsi l’opera. Se noti, stanno procedendo in perfetta continuità con Truzzu e, contestualmente, ne prendono le distanze”.