Una tragedia che segue di pochi giorni quella che si è consumata a Sestu: giovani che vanno via, tragicamente, troppo presto, bravi ragazzi amati e stimati e con una vita innanzi a loro tutta ancora da vivere se non fosse che il destino ha infranto sull’asfalto sogni e speranze, all’improvviso. E come avvenuto a Sestu, anche a Sardara è calato il buio, il lutto, il dispiacere per la perdita di un giovane concittadino; una comunità che ora si stringe alla famiglia di Alessio e alla sua fidanzata che grida “Ti prego, dammi la forza amore mio”.
Un dolore che si ripete troppe volte quello causato dal sangue che macchia le strade sarde, a volte basta veramente poco perché tutto diventi irreparabile: una distrazione, un’imprudenza o anche un imprevisto come un animale che attraversa la strada. Complici le imperfezioni di numerose arterie sarde, a volte anche le uniche vie di collegamento, come la sp62 verso il guspinese, e la morte può essere davvero dietro l’angolo. E così è stato anche per il giovane Alessio Marras. Ieri era diretto al lavoro, a Villacidro, viaggiava lungo la sp62, era autotrasportatore, quando a bordo della sua moto è finito sul guard rail che, sul colpo, ha spezzato la sua vita. Oggi è il giorno del dolore, delle lacrime, del silenzio e dell’abbraccio di tutti verso la sua famiglia e la sua amata compagna.