Sempre più a fondo, sempre meno diritti, sempre meno garanzie: sprofonda in un’inefficacia ormai cronica la situazione della sanità in Sardegna: quasi il 14% della popolazione sarda rinuncia a prestazioni sanitarie, un dato che la pone al primo posto in Italia per la carenza di accesso ai servizi medici, secondo il rapporto del Consiglio Nazionale dell’Economia e del Lavoro (Cnel). Una situazione allarmante che riflette una serie di problematiche strutturali che rendono la sanità sarda particolarmente fragile, mentre la politica regionale sembra totalmente priva di strategie.
Il drammatico dato sulla rinuncia alle cure, per mancanza di possibilità economiche, liste d’attesa infinite o per la difficoltà a raggiungere i luoghi di cura, interessa diverse zone italiane, con un totale di circa 4,5 milioni di persone ma va alla Sardegna la maglia nerissima, con il 13,7% della sua popolazione ha dovuto fare a meno di visite mediche o di esami diagnostici necessari. Rispetto alla media nazionale del 7,6%, la situazione in Sardegna – che registra una cifra doppia rispetto a tutte le altre zone della penisola – è dunque di gran lunga più grave: sebbene anche il Lazio e le Marche presentino tassi di rinuncia elevati, la Sardegna è indiscutibilmente la regione con le maggiori difficoltà in termini di accesso alle cure.
Il drammatico dato sulla rinuncia alle cure, per mancanza di possibilità economiche, liste d’attesa infinite o per la difficoltà a raggiungere i luoghi di cura, interessa diverse zone italiane, con un totale di circa 4,5 milioni di persone ma va alla Sardegna la maglia nerissima, con il 13,7% della sua popolazione ha dovuto fare a meno di visite mediche o di esami diagnostici necessari. Rispetto alla media nazionale del 7,6%, la situazione in Sardegna – che registra una cifra doppia rispetto a tutte le altre zone della penisola – è dunque di gran lunga più grave: sebbene anche il Lazio e le Marche presentino tassi di rinuncia elevati, la Sardegna è indiscutibilmente la regione con le maggiori difficoltà in termini di accesso alle cure.