Quartucciu, il museo caffettiera “verrà completato”: ospiterà anche i reperti archeologici di Pill’e Matta. Il sindaco Pisu: “Deve far rinnamorare i quartuccesi”.
Una struttura che da anni è oggetto di critiche per il suo aspetto a forma di caffettiera, un’opera incompiuta e mai messa a disposizione della comunità che presto verrà completata: aggiudicati infatti i lavori all’impresa che dovrà eseguire tutti i lavori che interessano la riqualificazione della struttura “che, come è noto, è stata completata esternamente ma non internamente”. Un contenitore vuoto, insomma: i muri sono grezzi, non intonacati, tutto da rifinire.
Grazie ai fondi del Patto per il Sud il Comune si è aggiudicato 3 milioni e 400 mila euro con i quali è stato completato il parco Atzeni, che presto verrà inaugurato, sarà sistemata la biblioteca e portato a termine, appunto, il museo. “Un’altra parte di questi finanziamenti siamo riusciti a dirottarli per la necropoli Punico – Romana di Pill’e Matta e anche questa sarà fruibile. Riusciremo – spiega il sindaco Pisu a Casteddu Online – a portare a termine tutto il polo museale e della cultura. Questo era un obiettivo del mio programma elettorale e ho chiesto espressamente allo staff degli architetti, che si sono aggiudicati la gara, che questa struttura, che nell’immaginario collettivo è stata individuata come una bruttura o, comunque, come un qualcosa che non ha aderenza con la nostra realtà, deve essere invece un elemento che deve far rinnamorare i quartuccesi. Il polo museale che l’amministrazione Fois progettò deve essere messo a disposizione di tutta la comunità, quella più ampia, perché non dimentichiamoci che facciamo parte della Città Metropolitana e dobbiamo ragionare con una visione più ampia, ovvero che sia un qualcosa che debba dare lustro”.
Tanti i reperti presenti a Pill’e Matta che ancora oggi attendono di essere esposti: cimeli e monili che fanno parte di preziosi corredi funerari e “non ci può essere una valorizzazione opportuna se non si entra in un circuito museale più ampio che è l’obiettivo che ci porremmo una volta che la struttura sarà pronta. Abbiamo un patrimonio unico in Sardegna e queste tombe si sono conservate in maniera eccellente”.
Una buona notizia, insomma, per i cittadini, che merita degna nota considerato anche il particolare periodo storico che si sta vivendo: “Ogni giorno ci troviamo innanzi a situazioni complessissime sotto il profilo economico e sociale e, quando abbiamo notizie di riqualificazioni e inaugurazioni di luoghi pubblici, li reputiamo eventi che aiutano noi amministratori a fare sempre meglio e ai cittadini a far parte parte integrante di un percorso di abbandono di un periodo buio”.











