L’attesa dura ormai da diversi decenni, un iter lunghissimo per il quale l’Amministrazione comunale
ha voluto impegnarsi da subito, per cercare soluzioni adeguate e concrete rispetto a una normativa complessa
e molto restrittiva. Per superare i vincoli posti dal PPR, l’Amministrazione ha intrapreso la strada
dell’iniziativa pubblica nella predisposizione dei Piani, costruendo i presupposti per giungere a una
conclusione di questa annosa e complessa vicenda.
Complessivamente sono 29 i Piani di Risanamento del territorio quartese. L’estesa parte del territorio
e, di conseguenza, la grande quantità di cittadini interessati, determinano e testimoniano la rilevanza ma
anche la difficoltà di trovare una soluzione alla questione. Proprio per questo motivo, a dispetto delle
avversità, storiche e recenti, che hanno reso negli anni questa vicenda veramente complessa, fin dal suo
insediamento questa Amministrazione ha lavorato alla costruzione di un percorso utile a sciogliere la
matassa. Il cammino è lungo ma non ammette scorciatoie che non siano altro che vuote promesse.
In linea teorica, i Piani di Risanamento Urbanistico possono essere realizzati grazie all’iniziativa di
consorzi costituiti, ma l’articolo 15 del Piano Paesaggistico Regionale attualmente in vigore impedisce che
questi piani siano realizzati su diretta iniziativa privata. Purtroppo, per il numero, la dimensione e il
necessario impegno finanziario, anche l’iniziativa pubblica è frenata da difficoltà oggettive.
L’Amministrazione, in un’interlocuzione con la RAS, ha quindi cercato una modalità per riprendere
in mano la pianificazione di questi piani, a partire da quelli che avevano già mosso qualche passo e ottenuto
alcune approvazioni, attualizzandola tenendo conto della normativa sopravvenuta e quindi interagendo nel
rispetto di uno strumento di pianificazione complesso e particolarmente restrittivo come il PPR.
La strada da percorrere è stata trovata grazie all’articolo 36 del nuovo Codice degli Appalti, che ha
istituito la formula dell’accordo quadro, consentendo l’identificazione di una professionalità esterna a cui
attribuire contratti attuativi per i singoli piani via via che si creino le condizioni di attuazione. Pertanto
Quartu nel mese scorso ha appunto aggiudicato a un professionista esterno l’accordo quadro ed è in corso di
perfezionamento la formalizzazione del contratto. Una prima istruttoria sui piani ha permesso di individuare
quali fossero i Consorzi in una fase più avanzata, i primi con i quali l’Amministrazione intende relazionarsi.
Questo primo accordo quadro, che rappresenta l’iniziativa pilota e che si spera possa stimolare gli
interessati a porre in essere le condizioni di attuabilità di tutti gli altri, riguarda cinque PRU, localizzati nella
zone di Flumini, Costa di sopra e Is Xireddus. Una volta approvati, i piani di iniziativa pubblica potranno
essere delegati ai consorzi per la loro pratica attuazione, come confermato da un parere legale molto
qualificato che è stato richiesto dall’Amministrazione.
D’altronde è impensabile tanto che l’Amministrazione si faccia carico dei costi di urbanizzazione
necessari, quanto che esegua le opere e recuperi poi dai cittadini le somme impiegate.. Pertanto non possono
essere che i Consorzi a farsi carico di questa operazione. Resta inteso che tutte le somme che a oggi fossero
state messe a disposizione dell’Amministrazione da parte dei Consorzi, verranno restituite a questo fine.
COMUNE DI QUARTU SANT’ELENA – QUARTU SANT’ALENI
Città Metropolitana di Cagliari
Ufficio Comunicazione
“L’Amministrazione ha già individuato i primi 5 PRU da portare avanti, inseriti anche nell’accordo
quadro – annuncia l’Assessore all’Urbanistica Aldo Vanini -. Si tratta dei PRU 1, 2 e 3, ubicati nella zona
adiacente al Parco Parodi in località Sant’Andrea, del PRU 6 Costa di Sopra e del PRU 7 Is Xireddus. Sono
stati scelti quelli che possono essere portati a compimento più velocemente, nella speranza che questo primo
atto solleciti gli altri PRU a costituirsi nei nostri confronti con dei consorzi credibili e operativi, e poter così
arrivare alla risoluzione. Fra un mese e mezzo circa l’Amministrazione avrà a disposizione la relazione
sullo stato di fatto; contemporaneamente si procederà alla stipula dei primi contatti attuativi, che ci
permetteranno di portare all’attenzione del Consiglio comunale i primi Piani di Risanamento di iniziativa
privata” conclude l’esponente della Giunta Milia.