Diventa sempre più torbido e inquietante il quadro intorno all’omicidio del 58enne Luciano Muttoni, ucciso la notte del 7 marzo nella sua casa a Valbrembo, in provincia di Bergamo. Uno dei due giovani assassini, Carmine De Simone, avrebbe ammesso agli inquirenti che dietro l’efferato delitto su celerebbe una sorta di ripicca nei confronti di Muttoni. La colpa? Uno sguardo di troppo alla sua fidanzata. il giovane aveva alloggiato in una delle stanze in casa di Muttoni un mese prima, che la vittima fittava sulle piattaforme online. Muttoni riaccompagnava anche i clienti in stazione, e così aveva fatto per De Simone e la sua ragazza. “Lui non piaceva alla mia ragazza. Ho visto che mentre ci accompagnava in auto guardava nello specchietto retrovisore la mia ragazza e la sua amica, come se avesse un interesse, e questa cosa mi ha dato fastidio”, ha raccontato il 24enne. Poi, la tragica idea: “Già nel corso della mattinata mi era balenata l’idea di fare qualcosa a Luciano”. Così, De Simone organizza il delitto chiedendo aiuto al complice Mario Vetere, dicendogli semplicemente doveva recuperare dei soldi da una persona. Un’aggressione terribile: i due hanno inveito sul 58enne con calci e pugni, soprattutto alla testa, che non hanno lasciato scampo a Muttoni.