Nuovo anno, vecchie polemiche: botti, petardi e fuochi d’artificio proibiti ma fatti esplodere ugualmente. Le ordinanze? “Fallite, come il senso civico e il rispetto verso gli altri”. Da Capoterra a Quartu Sant’Elena, in teoria, gli unici botti consentiti erano quelli dei tappi dello spumante. In pratica, invece, il cielo era illuminato a giorno da veri e propri spettacoli pirotecnici. La rabbia dei residenti: “La gente minimizza sempre perché si parla di animali, quindi a questo punto direi che si può passare alla lunga lista di: anziani, cardiopatici, epilettici, autistici, chi ha problemi di udito o chi lo ha sensibile a rumori forti o improvvisi”. Il popolo della festa si divide, ancora una volta, tra chi è contrario e chi favorevole a dare il benvenuto al nuovo anno con la tradizionale corsa a chi fa esplodere di più: dai classici petardi ai fuochi, simili a quelli delle feste in onore di santi e patroni. E a niente, pare, siano serviti i divieti imposti con ordinanze firmate dai sindaci al fine di richiamare i cittadini all’ordine pubblico, per rispetto verso tutti, animali compresi.
Tra i centri maggiori dell’hinterland cagliaritano spiccano Quartu Sant’Elena e Capoterra: stop ai botti, ma di fatto non è stata minimamente presa in considerazione da chi aveva già pronto l’arsenale da innescare.
Parte il dibattito, quindi, tra i cittadini che mettono in evidenza l’inefficacia del provvedimento: tanti gli animali impauriti, scappati da casa, come i soggetti fragili che hanno bisogno di tranquillità.
Anche gli appelli al buon senso sono stati ignorati, il rispetto verso chi soffre o sta male, insomma, e le forti esplosioni non sono di certo un aiuto ma, anzi, accentuano la condizione di fragilità. Non solo: i residui della festa? In strada, senza essere raccolti e smaltiti. I resti dei fuochi esplosi giacciono un pò ovunque, scatole e involucri regnano abbandonati innescando, ancor più, la protesta e lo sdegno verso chi non ha rispettato le regole richieste.
Intanto si contano anche i feriti, il più grave è stato registrato a Cagliari: un 32enne ha perso un occhio colpito da un petardo vagante a Sant’Elia.