Dopo mesi intensi di caldo e si siccità, lo scenario cambia: verde ovunque, prende il posto del giallo sofferente delle piante, e cavallini, caprette e cinghiali godono per il refrigerio e l’erba fresca da brucare.
“L’acqua dona nuova vita” e le immagini rese pubbliche dal Parco della Giara escursioni non lasciano spazio all’immaginazione ma mostrano la rinascita grazie al bene primario che, per tutta la natura, è essenziale. Protagonisti indiscussi di quella porzione di territorio, che si estende per 44 chilometri, sono i cavallini, liberi di correre e vivere senza restrizioni, criniera al vento ed erbetta fresca in bocca, abbondante e saporita grazie alle piogge che hanno rinnovato la flora del luogo. Anche il manto che sfoggiano è più folto, “li protegge dalle rigide temperature invernali”, e, insieme a loro, spuntano anche i cinghiali, le capre che, in gruppo o individualmente, spuntano dalla vegetazione per recarsi nelle paludi rigogliose. La bellezza della natura libera, selvaggia, come i suoi abitanti a quattro zampe che “offrono uno spettacolo unico nella loro terra nativa in Sardegna”.