Una interpellanza presentata ieri dai membri di Pauli Monserrato, La Svolta e Movimento 5 Stelle per conoscere le sorti dello stabile che, da anni, da polo sanitario è ancora spoglio di ambulatori e sale d’attesa. Nel 2014, in seguito ad incontri tra RAS, ATS e amministrazione comunale di Monserrato, venne fatto un accordo tra ATS e comune di Monserrato che prevede la realizzazione della Casa della Salute, in una ex scuola CRIES, ereditata prima dell’autonomia e che è stata ripristinata con fondi pubblici nelle consiliature Vacca e Sini, e che avrà una valenza sovra comunale, ed un interesse a livello metropolitano. Circa 4 anni fa, prima dell’emergenza Covid, “all’inizio di questa amministrazione quando i termini di inizio lavori erano già trascorsi, abbiamo presentato una interpellanza, in cui preoccupati per l’assenza di una guardia medica a Monserrato e viste la situazione disastrosa della guardia medica di Pirri a cui afferiva Monserrato, infatti poi chiusa e trasferita in Via Romagna a Cagliari presso la Cittadella della Salute, chiedevamo al sindaco, dato che erano passati i 20 mesi entro cui sarebbero dovuti partire i lavori che avrebbero messo in opera la casa della salute nel nostro territorio”.
Sono trascorsi 6 anni dalla stipula della convenzione e i lavori non sono ancora incominciati e nella Casa della Salute è previsto siano organizzate e erogate le attività di prevenzione come diagnosi, cura e riabilitazione: Punto Unico di Accesso (PUA-UVT) Area Accoglienza, accesso e servizi generali e amministrativi, Uffici prenotazione prestazioni sanitarie – CUP, Area dell’Assistenza Primaria (Medici di Medicina Generale e Pediatri di Libera Scelta), Continuità assistenziale – Guardia Medica, Centro Salute Mentale, Ambulatori di Neuropsichiatria Infantile, Consultorio Familiare Territoriale, Ambulatori e Servizi Cure Domiciliari, Postazione Volontari 118, Ambulatorio per i prelievi e vaccinazioni, Attività di Promozione della Salute, Servizi Sociali integrati.
“L’emergenza covid ha mostrato ancora di più le carenze di strutture sanitarie, e nei primi mesi del 2020 avremmo potuto avere nel nostro territorio una struttura che avrebbe aiutato il nostro comune e tutta l’area metropolitana prossima al nostro comune, struttura che tutt’oggi manca, nonostante il sindaco, così come nel caso del finanziamento delle vasche di laminazione si sia trovato grazie alla programmazione fatta dalle giunte precedenti il lavoro già avviato, e che oggi potrebbe comunque diventare un supporto, tra l’altro sarebbe potuto essere un centro vaccinale”. Un servizio necessario ed essenziale, insomma, per tutto il territorio:
“Siamo i portavoce portavoce di tutti i cittadini e potenziali utenti che per da tanti anni attendono di usufruire dei servizi di Guardia Medica, Centro Vaccinale, Pronto Soccorso e altri servizi medici e paramedici fondamentali, siamo preoccupati in merito alla sorte e al proseguo della convenzione e del locale che dovrebbe ospitare la Casa della Salute e della parte dello stabile che rimarrà in possesso del comune”. Alcuni quesiti, dunque, rivolti all’amministrazione in carica: “Si ha intenzione di procedere alla messa in opera della convenzione.
firmata 4 anni fa? Quale sarà la sorte della parte dello stabile che non farà parte della Casa della Salute: se si ha l’intenzione di destinarli ad associazioni di volontariato (soccorso e/o altre), ambulatori medici oppure se sono mutate le intenzioni rispetto all’origine?”. Valentina Picciau, Andrea Zucca, Ivano Argiolas e Massimiliano Cao non demordono e proseguono con l’intenzione di conoscere sorte e destino dello stabile attualmente in standby.












