Milan- Cagliari, i milanesi che cantano “Tornerete in serie BEE” magari sono quelli che affollano Villasimius e Tuerredda. Il vergognoso coro di San Siro durato metà secondo tempo, “Tornerete in serie Beee”, un razzismo territoriale totale contro i sardi, cantato da migliaia di milanesi. la Lega dovrebbe dare dure sanzioni, poi però d’estate vengono a “spadroneggiare” piazzando gli ombrelloni nelle nostre migliori spiagge. Sembra di essere tornati indietro di tanti anni, quando i sardi venivano insultati in ogni campo, anche ai tempi di Gigi Riva. “Chi non salta è un pecoraro”, hanno sempre ululato i napoletani. “Chi non salta è un marocchino” , oppure “Sant’Efisio decapitato”, i cori appena appena più teneri del tifo ultrà sassarese. Al di là degli sfottò, ieri a Milano si è andati ben oltre: i tifosi rossoneri non hanno pensato a evitare il pareggio incitando la propria squadra, ma soprattutto a denigrare una intera regione, che però d’estate fa gola per i selfie in spiaggia mostrando la linguaccia agli amici su Instagram.
Una scena non solo calcistica allucinante, il “Bee” è diventato lo squallido benvenuto con il quale vengono accolti in vari stadi migliaia di tifosi sardi che fanno enormi sacrifici per sostenere la nostra squadra, che ci regala prestazioni altalenanti. A volte orgogliose come ieri a Milano, a volte imbarazzanti come nel gelo di Venezia. I sardi considerati pastori o pecorari, tutti indistintamente, il classico “milanese imbruttito” che nel 2025 fa ancora bizzarri paragoni geografici. Ma state certi che la Lega Calcio ci dormirà sopra.