Le spiagge più belle dell’Isola a rischio scomparsa: nemmeno il Poetto di Cagliari è esente dall’erosione. Nonostante il discusso intervento di ripristino avvenuto vent’anni fa, che lo ha trasformato in una “spiaggia artificiale”, il fenomeno continua a minacciare il litorale. A sottolinearlo è il professor Pascucci, docente di Sedimentologia e Geologia Marina all’Università di Sassari. Ma il problema riguarda molte altre spiagge simbolo della Sardegna. La Pelosa a Stintino, San Teodoro e Platamona sono tra le località più colpite. L’erosione è causata da diversi fattori: il cambiamento climatico, l’innalzamento delle temperature e l’azione costante del vento, in particolare del maestrale, che modella e modifica la conformazione delle coste. Tra i casi più critici c’è proprio La Pelosa, una delle spiagge più celebri dell’isola. Qui l’erosione è aggravata non solo dagli agenti atmosferici, ma anche dal massiccio afflusso turistico, che accelera l’impoverimento della spiaggia. Anche Platamona, Marritza e Alghero sono a rischio, seppur per motivi diversi: l’antropizzazione ostacola il naturale arretramento della linea di costa, aggravando il fenomeno. Un elemento fondamentale nella lotta contro l’erosione è la posidonia, spesso scambiata per un’alga e rimossa dalle spiagge. In realtà, le sue foglie svolgono un ruolo essenziale nell’ecosistema costiero, trattenendo la sabbia e proteggendo il litorale. Non tutte le spiagge, però, soffrono dello stesso problema. A Bosa, ad esempio, l’arenile è in fase di accrescimento grazie ai sedimenti trasportati dal fiume Temo e trattenuti da una diga foranea, che impedisce la dispersione della sabbia lungo la costa. Infine, un’ulteriore minaccia per l’ambiente marino è rappresentata dalle microplastiche, che contaminano spiagge e fondali, mettendo a rischio la fauna e la flora marina. Proteggere le spiagge dell’Isola è una responsabilità collettiva. Ridurre l’impatto umano e preservare l’equilibrio naturale è fondamentale per salvaguardare questi luoghi straordinari per le future generazioni.