Il porto di Cagliari “invaso” dalle navi da guerra: l’operazione Mare Aperto blinda il capoluogo sardo. Nella bellissima foto di Davide Loi la strana immagine di via Roma accerchiata dalle navi, oltre seimila militari impegnati nella maxi esercitazione in un weekend col porto di Cagliari occupato dai potentissimi mezzi arrivati da otto paesi della Nato. Off limits buona parte del golfo cagliaritano.
Oltre 120 mezzi tra navi, sommergibili, aerei, elicotteri e veicoli senza pilota di diverso tipo, con la partecipazione di più di 6.000 militari provenienti da otto paesi della NATO e la presenza di osservatori di 21 marine estere: è iniziata ufficialmente Mare Aperto 2025, l’esercitazione addestrativa più imponente della Difesa in ambito marittimo, organizzata e condotta dal Comando in Capo della Squadra Navale.
Per le prossime tre settimane, reparti operativi della Marina Militare, insieme a unità dell’Esercito, Aeronautica, Carabinieri, Guardia di Finanza e Capitaneria di Porto, si addestreranno nel Mediterraneo centrale affrontando scenari operativi ad alta complessità. Tra gli obiettivi principali dell’esercitazione c’è il rafforzamento delle capacità di risposta alle minacce CBRN (chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari), con simulazioni che includono possibili conseguenze a terra. In quest’ambito, nel porto di Civitavecchia sarà attivato un posto medico avanzato per la gestione di un’emergenza sanitaria derivante da una contaminazione chimica.
“La Mare Aperto è un test fondamentale per mettere alla prova l’interoperabilità e la capacità di operare in scenari sempre più complessi e dinamici”, ha dichiarato l’ammiraglio di squadra Aurelio De Carolis, Comandante in Capo della Squadra Navale. “Questa edizione 2025 punterà a rafforzare ulteriormente la prontezza operativa e la coesione delle forze per garantire la sicurezza marittima e tutelare gli interessi nazionali”.