San Sperate in lutto, addio a Massimo Steri il poliziotto che sino all’ultimo ha lottato con tutte le forze contro un male incurabile. “Quando vi verrà di parlare di Massimo Steri, ditelo in giro che lui non si è mai arreso anche se quello si è dimostrato più forte!”, aveva scritto nella sua pagina Facebook solo pochi giorni fa. Classe 1963, il 25 maggio aveva festeggiato il suo sessantesimo compleanno insieme ai suoi colleghi della polizia, familiari e amici e alla moglie che tanto amava. Una lotta, la sua, contro il cancro che aveva raccontato per dar coraggio, per comunicare che mai si devono perdere le speranze, nonostante tutto. “Mi trovo in ospedale a fare varie trasfusioni….Ho tumori al polmone e al fegato, adesso anche alla colonna vertebrale! Non so più dove sbattere la testa, ho sentito tutti gli oncologici esperti sulla mia patologia, arrivando a fare oltre settanta cicli di chemio, senza nessun beneficio. Adesso sono consapevole che la morte è dietro l’angolo. Ma amici miei sappiate che ce la sto mettendo tutta e cercherò di non mollare!”, aveva scritto sempre qualche giorno fa.
“Il cancro può portarmi via tutte le capacità fisiche, ma non può intaccare la mia mente, non può intaccare il mio cuore e non può intaccare la mia anima”. Il male che colpisce e porta via ancora tante, troppe persone che all’improvviso devono fare i conti con la “bestia nera” che aggredisce il corpo. E si deve lottare, con tutte le proprie forze per cercare di vincere. Mai arrendersi, questo è il messaggio che Massimo Steri ha voluto diffondere sino all’ultimo. Oggi piangono tutti coloro che lo hanno conosciuto e non solo: anche chi ha appreso la notizia della sua scomparsa e non lo conosceva ma ha colto lo spirito delle sue parole, della sua grande volontà, della voglia di vivere e di lottare.










