di Paolo Rapeanu
Stefania Piras ha trovato una famiglia molto allargata, formata da tantissimi cittadini di Sestu, la città nella quale vive insieme a suo figlio, che non ha ancora diciotto anni. Quarantasette anni, mamma Stefania si arrabatta come può, tra un lavoro che le consente di guadagnare, quando va bene, 500 euro al mese “in una ditta di pulizie” e un affitto che le succhia via tutto ciò che guadagna, “devo pagare 480 euro”. Vedova, ma senza la pensione del marito, “nonostante fosse invalido” e tante porte sbattute in faccia “dal Comune, ho chiesto una casa popolare ma non ci sono bandi”. Eppure, in mezzo a un mare in tempesta, ecco un piccolo approdo, seppur temporaneo, sicuro. Il grande cuore dei sestesi: “Hanno raccolto 380 euro, permettendomi di far fronte all’affitto dell’ultimo mese. C’è anche chi mi ha dato dei buoni pasto da quindici euro e chi ha ‘segnato’ acquisti per cinquanta euro dal macellaio”.
Una battaglia che comunque è ancora bella da combattere, quella di Stefania Piras: “Sono stata costretta a rinunciare a un lavoro perché non ho un mezzo di trasporto con il quale potermi spostare. Chiunque possa aiutarmi, facendomi lavorare, è il benvenuto. I soldi che attualmente guadagno non mi bastano, e non voglio finire con mio figlio in mezzo a una strada”. Sul web è ancora attiva la raccolta fondi imbastita da una sua cara amica: chi volesse aiutare mamma Stefania può fare un’offerta in denaro attraverso questo codice Iban: IT83N0310401625000000043264 DEUTSCHE BANK. E, chi avesse la possibilità di farla lavorare, la può contattare direttamente suo suo profilo Facebook, cliccando qui .












