Tornano a parlare i genitori di Chiara Poggi, uccisa a 26 anni il 13 agosto 2007 nella sua villetta di Garlasco. Un delitto efferato che, dopo 18 anni, lascia ancora dubbi e apre dibattiti, soprattutto dopo l’avviso di garanzia di Andrea Sempio. “Per me lei resterà sempre la ragazza che era, non riesco a immaginarla cresciuta e adulta, non riesco a pensare che magari oggi avrebbe dei figli. Lei era ed è la Chiara che avete conosciuto tutti dalle fotografie”, racconta la mamma di Chiara, Rita, al Corriere della Sera.
“Non ha idea di quante volte mi sono chiesto: chissà come sarebbe oggi, che cosa farebbe… Ma non sono mai riuscito a immaginare una risposta”, aggiunge papà Giuseppe. I coniugi spiegano inoltre perché hanno deciso di restare in quella stessa casa in cui Chiara è morta: “Perché qui c’è Chiara e non potevamo abbandonarla. Non abbiamo mai pensato nemmeno un minuto di cambiare casa. Siamo venuti in questa villetta nel 1995, ormai sono più gli anni vissuti qui senza di lei di quelli in cui lei c’era”.
Per quanto riguarda l’unico condannato per l’omicidio, Alberto Stasi, i genitori di Chiara commentano:“La verità sull’omicidio di Chiara è già scritta. Se vogliono fare accertamenti li facciano ma la verità resta quella della sentenza definitiva contro Alberto Stasi”, e si dicono amareggiati: “non ci sembra né giusto né opportuno che questo signore se ne esca con le dichiarazioni che abbiamo sentito in questi giorni, che rilasci interviste per dirsi innocente, o che parli facendo insinuazioni sul dna di Sempio”.
E ancora: “Vorremmo ricordare al mondo che lui è un detenuto condannato in via definitiva, una sentenza che tra l’altro ha provato a ribaltare più volte con revisioni e ricorsi senza riuscirci. E allora ci chiediamo: è un privilegiato? Davvero il giudice di sorveglianza gli dà il permesso di parlare a ruota libera?”.
“Fanno dei castelli sui dettagli che riguardano Sempio — conclude papà Giuseppe— ma qualcuno può fare dei castelli su tutte le prove che riguardano Stasi?”.