Ribattezzata Esmeralda, bella e tanto affamata, la sua storia è stata raccontata dall’Agenzia Regionale Forestas. “Si tratta uno dei grifoni “sardi” soccorsi e poi liberati a Bosa a novembre 2024 davanti agli occhi entusiasti dei bambini delle scuole elementari, che avevano accompagnato col loro divertito e chiassoso stupore l’involo di due avvoltoi, curati a Bonassai dopo una prima disavventura. Infatti Esmeralda, giovane nata nel 2024, era stata già ricoverata una prima volta (a Bonassai) nel centro fauna selvatica gestito dai veterinari Forestas, sempre per lo stesso problema…un istinto da esploratrice che la spinge così lontano dal suo gruppo, che poi non riesce ad alimentarsi e, vinta dalla fame e dalla debolezza, perde la capacità di riprendere il volo verso casa.
Dopo la prima liberazione avava ricominciato a girare per la Sardegna ed era finita, come la prima volta, ad Olzai affamata e senza energie impossibilitata a ritrovare un gruppo di grifoni più esperti che l’aiutasse nella ricerca di carcasse. Stavolta, partita da Bosa, è stata recuperata a Chia (Domus de Maria) dopo che vagava da giorni, nel Sulcis (in mappa i suoi spostamenti dell’ultima settimana): stremata ed affamata, troppo debole per volare.Pur sfiorando il sudest Sardegna, non si è mai incontrata con i grifoni del nuovo areale del Gerrei…ha seguito la linea di costa, fino all’isola di San Pietro e durante questo giro ha trascorso anche due giorni a Cagliari nella Sella del Diavolo, sempre monitorata da Forestas e di tecnici del progetto LIFE Safe for Vultures.
Recuperata dal CFVA della stazione diTeulada è ora ricoverata presso il Centro Fauna Selvatica (CARFS) Forestas presso Monastir (Cagliari).
Nel corso della visita veterinaria, Esmeralda è risultata indebolita dalla fame, ma comunque in buone condizioni di salute. Dopo essere stata immediatamente alimentata dal personale veterinario Forestas, sta riprendendo le forze e sicuramente sarà presto nuovamente liberata. Speriamo impari la lezione: mai allontanarsi troppo dalla propria colonia, e soprattutto, ma da sola”.