Dolore e sgomento a Giulianova per la scomparsa di Fabiana Piccioni. La 47enne era uscita di casa lo scorso 2 gennaio in sella alla sua bici, poi il nulla. Dopo giorni di attesa e speranza, il tragico epilogo: Fabiana è stata ritrovata da un gruppo di cacciatori nella campagna della cittadina. La donna, carbonizzata e irriconoscibile, in un primo momento era stata scambiata per un manichino. Poi, lo smalto alle unghie ha fatto capire ai cacciatori che si trattava, purtroppo, del cadavere di una donna. Il corpo della 47enne era stato abbandonato nella vegetazione, senza vestiti, con ustioni profondissime soprattutto sulla parte inferiore. Il fratello di Fabiana ha potuto riconoscerla solo grazie a un piccolo tatuaggio. I carabinieri hanno subito aperto le indagini e anche secondo il sindaco Jwan Costantini si pensa ad un efferato femminicidio. L’area del ritrovamento è stata sequestrata e chiusa e si spera che le telecamere di video sorveglianza possa dare elementi importanti per capire cosa è accaduto a Fabiana. Amatissima da tutti, la comunità di Giulianova è sconvolta per questa perdita. “Dalle prime informazioni che arrivano in Comune – ha scritto il sindaco Costantini – siamo davanti a un femminicidio, a un delitto efferato che mai Giulianova aveva visto prima. La città è scossa. La donna era scomparsa due giorni fa. Non la conoscevo, so che si era candidata alle elezioni comunali del 2019. Attendiamo gli sviluppi dalle indagini. La zona del ritrovamento è periferica, l’abbiamo chiusa per consentire i rilievi degli investigatori. Ci sono molte telecamere nell’area, speriamo che qualcuna possa dare risposte ai tanti dubbi”.