Settecentomila euro per il Capodanno con Marco Mengoni, quasi sicuramente alla Fiera e a numero chiuso. Il prefetto ha bocciato piazza dei Centomila, in via Roma canterebbe a pochi passi da transenne e polvere e l’unica soluzione resta quella del quartiere fieristico. La Giunta Truzzu l’ha messo nero su bianco con tanto di delibera e i negozianti delle strade chiuse per cantieri sono già belli che imbufaliti. L’anno scorso mezzo milione per Blanco, ma tra via Roma e il Largo Carlo Felice. Stavolta o il numero chiuso o, nella peggiore delle ipotesi, nulla. Lo smacco, comunque vada a finire, c’è già tutto. “È assurdo destinare 700mila euro per Mengoni, con tutto il rispetto per il cantante il sindaco è a conoscenza di quante famiglie cagliaritane non hanno nemmeno un euro in tasca?”, afferma Rosario Palmeri, storico orologiaio di via Roma, una delle strade imbrigliate dai cantieri: “Non mi lamento mai, ma stavolta devo ammettere che anche i miei affari sono calati un bel po’ nell’ultimo periodo, la gente non passa più come prima, quando c’erano tutti gli spazi liberi. Quei soldi era meglio destinarli ai bisognosi e a noi commercianti, stremati sempre di più dai lavori”.
Arriva da viale Trieste, poi, l’urlo di Cristina Soriga, titolare di una palestra: “Cosa si può aggiungere? Tutto ciò è vergognoso e inutile, solo qui non riescono nemmeno a organizzare un Capodanno in piazza. È l’ennesima prova che non siamo tenuti in considerazione da nessuno, non ci stupiamo più di nulla”, osserva: “Noi commercianti siamo delusi, demotivati, preoccupatissimi ed esasperati. Conviviamo da mesi con i lavori, non ci sono più parcheggi e non riusciamo più a vivere. Abbiamo anche paura a passare in piazza del Carmine per il timore di essere aggrediti. Già tante famiglie sono state distrutte, io stessa mi chiedo quanto riuscirò ancora a reggere. Il viale è stato stravolto, ci era stato detto che ci sarebbero stati ampi spazi per le macchine ma, alla fine, osservando i nuovi marciapiedi e gradoni, non sarà così.









