Cagliari, centinaia di persone per Rizzi in piazza Yenne: si inizia con un minuto di silenzio in ricordo della giovane travolta e uccisa dopo aver salvato un animale dalla strada.
Ha parlato per oltre un’ora in una pizza blindata a causa delle pesanti minacce subite per settimane via social, Enrico Rizzi, l’attivista che difende gli animali non ha deluso le aspettative e con toni pacati ma decisi ha esposto le sue idee e raccontato le ultime battaglie intraprese in tutta Italia. Ha sottolineato ancora una volta l’importanza di combattere la piaga della violenza sugli animali, “chi è violento nei confronti degli animali in teoria è già violento verso i più fragili” ha espresso. Non sono mancati gli esempi che ha elencato, uno dopo l’altro, e che marcano prepotentemente la triste correlazione a difesa della tesi esposta. Il pienone annunciato non c’è stato, è probabile che molti “abbiano avuto paura”: “una bomba, una fucilata, una mega rissa”, “io capisco, nessuna critica perché so cosa vuol dire avere paura, la vivo tutti i giorni. Mi hanno fatto trovare animali impiccati dietro la porta di casa, sono venuti a spararmi alle 3 di notte dopo aver denunciato i combattimenti tra cani”. Tifo da stadio comunque per l’attivista siciliano, applausi e consensi da parte dei presenti e Rizzi ha ringraziato “grazie Cagliari, siete meravigliosi vi abbraccio tutti”. Selfie e autografi, infine, strette di mano e di zampe, presenti anche alcuni amici animali in braccio ai proprietari e, per fortuna, niente di preoccupante è accaduto. I leoni sono rimasti dietro la tastiera e hanno continuato a graffiare, anche durante l’evento, ma solo virtualmente.
Ha parlato per oltre un’ora in una pizza blindata a causa delle pesanti minacce subite per settimane via social, Enrico Rizzi, l’attivista che difende gli animali non ha deluso le aspettative e con toni pacati ma decisi ha esposto le sue idee e raccontato le ultime battaglie intraprese in tutta Italia. Ha sottolineato ancora una volta l’importanza di combattere la piaga della violenza sugli animali, “chi è violento nei confronti degli animali in teoria è già violento verso i più fragili” ha espresso. Non sono mancati gli esempi che ha elencato, uno dopo l’altro, e che marcano prepotentemente la triste correlazione a difesa della tesi esposta. Il pienone annunciato non c’è stato, è probabile che molti “abbiano avuto paura”: “una bomba, una fucilata, una mega rissa”, “io capisco, nessuna critica perché so cosa vuol dire avere paura, la vivo tutti i giorni. Mi hanno fatto trovare animali impiccati dietro la porta di casa, sono venuti a spararmi alle 3 di notte dopo aver denunciato i combattimenti tra cani”. Tifo da stadio comunque per l’attivista siciliano, applausi e consensi da parte dei presenti e Rizzi ha ringraziato “grazie Cagliari, siete meravigliosi vi abbraccio tutti”. Selfie e autografi, infine, strette di mano e di zampe, presenti anche alcuni amici animali in braccio ai proprietari e, per fortuna, niente di preoccupante è accaduto. I leoni sono rimasti dietro la tastiera e hanno continuato a graffiare, anche durante l’evento, ma solo virtualmente.