Cagliari, al De Sanctis-Deledda studenti in aula con coperte e borse dell’acqua calda: temperature rigide a scuola e nella sede di via Sulcis, fuoriesce polvere dai condizionatori, “mettendo in evidenza la minima o totale mancanza di manutenzione dei filtri di questi ultimi, e di altri che funzionano saltuariamente”.
Scatta la protesta nell’istituto superiore, a dar voce ai disagi degli studenti è Giulia Amadei, studentessa e rappresentante di consulta. Problematiche che riguardano i sistemi di riscaldamento delle sedi, situate in Via Cornalias e in Via Sulcis. “Da che è iniziato l’inverno, e quindi l’attivazione dei sistemi di riscaldamento, questi hanno da subito dato segni di malfunzionamento. Nella sede di Via Cornalias numerosi studenti e studentesse hanno riferito di termosifoni spenti in bagni e spogliatoi delle palestre, e nelle classi tiepidi o funzionanti solo a metà” spiega Amadei. “In generale, la temperatura di molte classi di entrambe le sedi non raggiunge i livelli raccomandati dalle normative in vigore per il benessere degli studenti, provocando disagi non solo a essi, ma anche al personale docente e amministrativo. Malgrado le segnalazioni e i solleciti fatti alle autorità competenti da parte dei nostri uffici, ancora nessuno è venuto per risolvere questo problema, lasciando così aule e altri spazi interni all’istituto a temperature non idonee per il normale svolgimento delle attività scolastiche. Per cercare di contrastare il freddo gli studenti e le studentesse si sono organizzati con ripieghi di fortuna, ovvero portando da casa coperte e borse dell’acqua calda, e indossando anche tre strati di abbigliamento”. Una situazione che crea problemi e disagi ai ragazzi e alle ragazze, soprattutto, che “dovendo rimanere la maggior parte del tempo seduti, tutto ciò non è sufficiente per garantirci di trascorrere al meglio il nostro tempo in classe. Aggiungo, infine, che queste problematiche non insorgono unicamente da quest’anno scolastico, ma da diversi anni addietro, e benché siano stati già effettuati interventi di manutenzione non sono stati sufficienti a impedire che la situazione si ripresentasse”. Un invito alle “autorità a monitorare la situazione, così che venga trovata una soluzione quanto prima e sia possibile il normale svolgimento delle attività in un ambiente dove dovrebbero essere sempre garantiti la salute e il benessere”.