La crisi economica non risparmia nemmeno i simboli storici di Cagliari, e mentre il Caesar’s hotel rischia la chiusura, il Panorama di viale Diaz si prepara a riaprire nel 2025. Stessa sorte ma diversa direzione dunque per i due alberghi tra i più prestigiosi di Cagliari recentemente messi all’asta. Lo storico Hotel Caesar’s, è stato infatti messo all’asta per 5 milioni di euro. La cifra, sebbene significativa, lascia presagire un futuro incerto per la struttura. In caso di vendita, l’hotel a quattro stelle, conosciuto da generazioni di cagliaritani e turisti per la sua eleganza e centralità, potrebbe cessare definitivamente la sua attività. La notizia ha avuto l’effetto di un fulmine a ciel sereno, colpendo duramente una città già provata dalla chiusura di altri simboli storici del panorama locale. Il Caesar’s, con la sua storia e il suo prestigio, rappresenta non solo un’eccellenza nel settore dell’ospitalità, ma anche un punto di riferimento per eventi, ricevimenti e turismo. Sentimenti di sgomento e tristezza tra i cittadini che sperano si trovi una soluzione che possa garantire la continuità dell’attività, scongiurando quella che sarebbe una perdita significativa per la città. La chiusura non significherebbe solo un danno economico, ma anche la scomparsa di un pezzo di storia cittadina, legato all’identità e al prestigio di Cagliari. Mentre il destino del Caesar’s rimane appeso a un filo, l’hotel Panorama di viale Diaz, è pronto a riaprire i battenti nel 2025. Una nuova vita per l’albergo finito all’asta per otto milioni e mezzo di euro. La struttura è stata riscattata dalla società sarda ITI Marina, con sede a Orosei, guidata dall’imprenditore alberghiero Piero Loi, figura di spicco nel settore turistico della Sardegna. La visione per il rilancio dell’hotel è ambiziosa: il progetto prevede una trasformazione della struttura in un quattro stelle superior, con modifiche agli interni per renderli moderni e accoglienti, mentre verrà mantenuta la piscina. Operazione che segna non solo il salvataggio di un simbolo turistico, ma rappresenta anche un’importante vittoria per il territorio. Inoltre, c’è la speranza che il personale impiegato sia in gran parte del posto, contribuendo così alla creazione di nuove opportunità di lavoro. L’apertura è prevista per l’inizio dell’estate, giusto in tempo per accogliere i turisti durante l’alta stagione. Lieto fine, dunque, per una struttura che rischiava di andare perduta e che oggi, grazie alla determinazione di un imprenditore sardo e alla bellezza caratteristica della sua posizione è pronta a rinascere.