Sul tavolo, questioni scottanti come i parcheggi del pronto soccorso del Santissima Trinità e i distributori delle divise sanitarie, lontane da raggiungere per gli operatori che devono percorrere lunghi tratti con quelle usate in mano.
Dinanzi alla convocazione del Prefetto di Cagliari di ieri mattina, per la procedura di raffreddamento del conflitto per le numerose “disapplicazioni contrattuali in azienda ai danni dei lavoratori, la direzione aziendale non si è presentata all’incontro” spiegano Massimo Marceddu e Priamo Foddis, UIL FPL segreteria Area Vasta Cagliari e segretario generale UIL FPL Sardegna.
“Fatto gravissimo questo, sia per una assoluta mancanza di rispetto nei confronti del soggetto convocante, il Prefetto di Cagliari, sia dei lavoratori rappresentati dalla UIL FPL, fatto mai accaduto, che manifesta se mai ce ne fosse ancora bisogno, la totale inadeguatezza di questa direzione aziendale, che ancora una volta sceglie scientemente di sottrarsi al confronto e di perseverare nel grave comportamento di disapplicazione degli istituti contrattuali ai danni dei lavoratori che continuano a subire l’insensibile atteggiamento di una direzione apparentemente più preoccupata per il proprio futuro che per quello dei lavoratori”.
Le rivendicazioni, più volte ufficialmente sollecitate riguardano la mancata indennità di assistenza domiciliare ai CSM Aziendali, dei servizi dipendenze alla S.C. Alcologia e Dipendenze, la mancata applicazione tempi di vestizione e il mancato pagamento eccedenze orarie anno 2023- 2024. La non revisione regolamento buoni pasto con numerosi lavoratori scoperti dai buoni pasto, la mancata revisione regolamento performance e valutazioni del personale e sistemazione dei cartellini presenza mensili del personale e delle buste paga, come la mancata revisione degli importi prestazioni aggiuntive del comparto la non soluzione della situazione parcheggi del P.O. SS Trinità e della situazione distributori divise del P.O. SS Trinità. Non solo: si “giudica questa amministrazione dal punto di vista della contrattazione, la peggiore della storia di questa azienda, permane lo stato di agitazione” e non è esclusa “ogni iniziativa volta a tutela dei lavoratori, chiedendo contestualmente al decisore politico regionale l’immediato intervento volto ad una definitiva risoluzione di una situazione non più sostenibile”.