È stato trasferito nel carcere romano di Rebibbia Gianni Alemanno, ex ministro delle Politiche agricole e forestali ed ex sindaco di Roma. Il motivo dell’arresto, secondo i giudici, è la violazione degli obblighi dei servizi sociali, ai quali si sarebbe sottratto adducendo impegni inesistenti. Alemanno stava scontando la pena alternativa di un anno e 10 mesi per la vicenda “Mondo di mezzo”, accusato di traffico di influenze illecite. Per questo, stava lavorando presso il villaggio “So.Spe, “Solidarietà e speranza” di Suor Paola D’Auria. Alemanno non avrebbe rispettato il divieto di uscire di casa prima delle 7 del mattino, il rientro obbligatorio entro le 21 e il divieto di frequentare pregiudicati. L’inchiesta “Mondo di mezzo” ha coinvolto diversi politici ed imprenditori: Alemanno avrebbe concesso, tra il 2012 e il 2014, pagamenti dell’azienda comunale Eur Spa in favore di Salvatore Buzzi e Massimo Carminati, al centro dell’inchiesta “mafia capitale”. L’ ex ministro e sindaco romano avrebbe ricevuto circa 223 mila euro attraverso la sua Fondazione Nuova Italia proprio da Salvatore Buzzi, a capo delle cooperative della 29 Giugno, e Massimo Carminati, estremista di destra. Durante il processo l’aggravante mafiosa è decaduta in Cassazione “per non aver commesso il fatto”, mentre è stata confermata l’accusa di finanziamento illecito con una condanna a 6 mesi di reclusione.