La forza non l’ha ancora abbandonato del tutto. Armando Ferru, sestese di 54 anni, da tempo “convive” forzatamente con una spondilite che, pian piano, lo sta consumando. Dolori continui e decine di chili persi, il suo corpo somiglia sempre più a uno scheletro, con le ossa ben visibili e la pelle che si “auto-ingoia”. Visite e visite in vari ospedali, anche al Brotzu: la sua storia era stata raccontata in esclusiva da Cagliari Online lo scorso trentuno gennaio. Dal principale ospedale sardo avevano fatto sapere che “la situazione clinica del signor Ferru non è facile, i medici stanno svolgendo tutte le valutazioni per capire come svolgere l’intervento. Si tratta di prudenza, da parte dell’ospedale c’è, ovviamente, la piena volontà di curare tutti a trecentosessanta gradi. Il paziente ha avuto i primi colloqui con i medici di ortopedia lo scorso ottobre ed è consapevole che la sua situazione fisica è delicata”. Ferru, dal canto suo, aveva sempre lamentato il fatto che “già ho un’invalidità riconosciuta al cento per cento da tre anni, ma mi è stata negata la 104 e l’accompagnamento”, e in più “c’è la lista d’attesa per l’intervento che è sempre ferma”.
E invece, anche dopo l’articolo del nostro giornale, qualcosa si è mosso: “Farò l’intervento a Firenze il dodici marzo prossimo, tre giorni prima dovrò essere a Roma per un controllo medico. Non ho però i soldi per potermi pagare il viaggio e il pernottamento, ho fatto due calcoli e mi servono almeno settecento euro. Chi può mi aiuti”.












