Soldati della Brigata Sassari feriti in Libano: “Nessuno è in pericolo di vita”


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Arrivano rassicurazioni ufficiali circa la salute dei 4 soldati della Brigata Sassari, attaccati da due razzi che hanno colpito la base italiana UNIFIL in Libano durante il raid di Hezbollah a Shama. I 4 militari sarebbero stati colpiti da alcuni pezzi vetro ma le conseguenze non sarebbero state, fortunatamente, gravi. Come riportato dall’Ansa: “Non sono in ospedale e hanno già parlato con i propri familiari, rassicurando loro di star bene“.

“Oggi, due razzi da 122 mm hanno colpito il quartier generale Sector West a Shama, ferendo quattro peacekeeper italiani che ora stanno ricevendo cure presso l’ospedale della base. Fortunatamente, nessuno dei feriti è in pericolo di vita.” Si legge nel comunicato ufficiale.

“I razzi, probabilmente lanciati da Hezbollah o gruppi affiliati, hanno colpito un bunker e un’area logistica utilizzata dalla polizia militare internazionale, causando danni significativi alle infrastrutture vicine. Una delle strutture colpite ha preso fuoco, ma l’incendio è stato rapidamente spento dal personale della base.”

“UNIFIL esorta vivamente le parti in conflitto a evitare di combattere vicino alle sue posizioni.” – prosegue la nota. “L’inviolabilità dei locali e del personale delle Nazioni Unite deve essere rispettata in ogni momento. Qualsiasi attacco contro i peacekeeper costituisce una grave violazione del diritto internazionale e della risoluzione 1701 del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite.Gli attacchi deliberati o accidentali ai peacekeeper in servizio nel Libano meridionale – conclude la nota Unifil – devono cessare immediatamente per garantire la loro sicurezza e rispettare il diritto internazionale”. Solidarietà unanime da parte del Governo Italiano, in particolare dalla Premier Meloni e dal Ministro degli Esteri Antonio Tajani.