A Cagliari, malgrado la crisi, non si arrestano le nuove aperture di supermercati: dalla riconversione del Dubai Planet in viale Monastir al nuovo Eurospin di viale Marconi. Notizie che portano non poca preoccupazione tra le persone. Il vecchio Dubai Planet, che negli anni ha ospitato cinema e sale giochi si trasformerà presto in un supermercato. Tra i commenti si legge: “Sarebbe stato meglio tenere il vecchio cinema”, “Si continuano ad aprire attività di cui siamo già pieni, poi ci si lamenta se per cercare altro si compra su internet”. Spazio agli imprenditori locali, così commenta Fabio S.: “Almeno apre un market sardo”. Sarcastica Daniela E.: “Ormai abbiamo un supermercato a testa”. Riflessione circa la necessità di incentivare i giovani genitori: “Speriamo che diano lavoro non solo ai ragazzi, ma anche a padri e madri di famiglia, non voglio personale di una certa età, come possono vivere queste persone? Un giovane genitore di 35 anni non può più dare una vita agiata ai suoi figli”. Sulla situazione lavoro insiste Sergio C.: “Qualsiasi cosa aprano, l’importante è che diano posti di lavoro”.
Le parole dei consueti nostalgici: “Bello quando era un cinema, il resto non ci interessa”, “Era così bella la multisala”, “Bei tempi quando c’era il cineworld, ci portavo mia figlia piccola, le sale erano bellissime, davano anche le partite, quanto soldi sprecati”. Difficile la gestione del traffico in Viale Marconi in attesa del nuovo Eurospin: “Non bastavano già tre supermercati in viale Marconi a senso unico, ora la via Mercalli è diventata un incubo”, “Come si può creare un ingresso di un’attività commerciale in una curva?”, “Altro gravissimo danno alla viabilità in una strada già martoriata dal senso unico”. Il commercio locale sempre più massacrato, l’illusione di creare nuovi posti di lavoro: “Di contro se ne perderanno altri, i centri commerciali sono un grande bluff”, “Nuovi posti di lavoro in arrivo e tante piccole attività che chiudono”. L’indignazione di Daniela E., lavoratrice pendolare: “Ora dovrò uscire un’ora prima per raggiungere il posto lavoro”, e ancora Veronica C.: “Poveri noi che dobbiamo percorrere quella strada per andare e tornare da lavoro”. I temi più salienti dibattuti dai lettori sono come da consuetudine il problema delle strade relativo al traffico, e il declino delle piccole attività locali, divenuto ormai inevitabile.