Sanità, scannatoio medici in Sardegna: “Il disastro? Tutta colpa di quelli di base”

Aperta un’indagine sulla frase del direttore della Radiologia del Brotzu mentre il 14% dei sardi non si cura più.


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Scannatoio sanità in Sardegna, invece di trovare soluzioni per i cittadini (il 14% rinuncia alle cure per disperazione secondo l’ultimo report di Cittadinanzattiva), parte la caccia al colpevole con tanto di accuse e indagini.

Non sono passate sotto traccia le frasi pronunciate durante un convegno pubblico nella sala congressi della cittadella universitaria di Monserrato dal direttore della radiologia del Brotzu Paolo Siotto, rilanciate dai sindacati dei medici di famiglia e circolate sulle chat. “La medicina di base, secondo me, è in gran parte responsabile del disastro del sistema italiano, e rifiuta di adeguarsi ai tempi, e si oppone alla possibilità di avere ulteriori responsabilità, questo termine messo tra virgolette”. Apriti cielo. Immediata la reazione dell’ordine dei medici e degli odontoiatri della provincia di Cagliari che ha aperto un’indagine. “L’Ordine “prende atto dei comunicati provenienti in questi giorni da parte di diverse sigle sindacali di categoria e da gruppi di colleghi medici di medicina generale, recanti notizie circa il comportamento di un medico, direttore di una struttura ospedaliera, che avrebbe denigrato i colleghi della medicina generale pubblicamente, nel corso di un evento e alla presenza di numerosi partecipanti. L’Ordine, come sempre ha fatto, valuterà quanto accaduto svolgendo il suo ruolo istituzionale di ente sussidiario dello Stato attraverso le procedure previste dalle norme vigenti”.
Dura presa di posizione dello Snami Sardegna, secondo il quale si tratta di “pensieri e considerazioni gravi che stanno creando sdegno in tutta l’Isola e anche iniziali prese di posizione nel resto d’Italia. “Ci sgomenta il fatto che un primario di una branca specialistica del più grande ospedale sardo abbia una conoscenza così parcellare, settaria e limitata della medicina generale”, aggiunge il direttivo regionale.

 


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