Rinnovabili, Tunis attacca la Todde: “Ammicca ai comitati e consegna la Sardegna a un futuro a carbone”


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Stefano Tunis attacca la presidente della regione Alessandra Todde sulle rinnovabili, mettendo in discussione il suo atteggiamento ammiccante rispetto ai comitati, rievocando il suo passato da viceministra con tanto di battaglie per le rinnovabili e contestando una politica di retroguardia che rischi di consegnare la Sardegna a un futuro a carbone.
“Sono all’ordine del giorno oramai gli ammiccamenti da parte della Giunta Todde ai numerosi comitati che animano il dibattito sulla transizione energetica. Si passa da un DL sulle aree idonee, se possibile più restrittivo della cosiddetta Pratobello, a ripetuti tentativi di approccio ai comitati. È surreale pensare ad un doppio esame di due norme così simili nella sostanza che metterebbe in freezer le molte altre emergenze che la politica deve affrontare, a partire dalla sanità. L’unico modo che avrebbero le parti di arrivare ad un risultato, sarebbe quello di un esame congiunto, azzerando il breve percorso che il DL aree idonee ha fatto in commissione. Dispiace che un tema così strategico sia vittima di tattiche di così breve respiro ed è grande il rimpianto per le opportunità che la Sardegna ha perso per le sconsiderate battaglie, della ex sottosegretaria/viceministro Todde, contro il gas naturale”, scrive sui social il consigliere regionale di Sardegna al Centro – Venti20.
“Per un lustro ha mercanteggiato come il presente, la possibilità di rendere programmabile la produzione e il consumo di energia da fonti rinnovabili, superando le centrali a carbone.
Consegna viceversa la Sardegna ad un futuro fatto solo di carbone e parchi di rinnovabili obsolescenti. Viene più spontaneo a questo punto sperare che l’opinione pubblica sarda si faccia un idea più completa non solo di ciò che non vuole, ma di ciò che è disponibile a “sacrificare” in ragione di ciò di cui ha un bisogno imprescindibile per l’ambiente e per la propria economia, ovvero un sistema di produzione e consumo moderno, performante e con meno impatto possibile sul clima e sul paesaggio. Io, il nostro movimento e credo molti altri colleghi siamo pronti a fare la nostra parte”, conclude Tunis.