Rinnovabili, consiglio regionale ostaggio di se stesso: sulle aree idonee accordo lontano

Mentre si avvicina la data della decisione della corte costituzionale sulla moratoria impugnata dal governo.


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Il consiglio regionale ostaggio di se stesso sulle rinnovabili: il centrosinistra non cede, il centrodestra neanche e così, in un gioco politico che va avanti da mesi, a rimetterci è la Sardegna, in totale balìa di un argomento trasformato in questione di vita o di morte (politica)

In teoria, l’esame del disegno di legge sulle aree idonee riprenderà domani. In pratica, il calendario deve fare i conti con la situazione reale: entrambi i poli sono arroccati sulle proprie posizioni e non cedono di un millimetro, nonostante si avvicini l’11 dicembre, data in cui la corte costituzionale deciderà sulla moratoria impugnata dal governo.

Il centrodestra ha finora fatto ostruzionismo portando come vessillo della battaglia la legge Pratobello: o quella o niente, dicono. Ma la Pratobello, ormai è chiaro a tutti, in consiglio regionale non entrerà mai. Domani prima dell’aula il centrodestra farà le sue proposte alla maggioranza, compresa quella dei centristi di Sardegna al Centro 20Venti che propone di valutare revamping e repowering degli impianti già esistenti.


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