Quartu, dopo 50 anni di attesa arriva l’acqua potabile a S’Ecca S’Arrideli

Dopo un’attesa di 50 anni, le reti saranno servite dal serbatoio di Serra Perdosa


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Dopo decenni di attesa arriva l’acqua a S’Ecca S’Arrideli e a tutto il comparto che insiste in quell’area di Flumini. Tantissime famiglie potranno finalmente allacciarsi alla rete idrica, un salto di qualità importante frutto della collaborazione tra Comune di Quartu e Abbanoa, che ha portato alla messa in efficienza dell’opera.

Il processo per la realizzazione delle opere nel comparto era stato avviato nell’ormai lontano 2011, con l’aggiudicazione dei lavori; è datata 2012 invece la perizia di variante che però poi, a seguito di una serie di vicissitudini, aveva portato nel 2016 alla risoluzione del contratto e alla necessità di una nuova procedura di affidamento, con un residuo di 2.5 milioni di risorse.

L’impegno dell’Amministrazione comunale per trovare una soluzione al problema di S’Ecca S’Arrideli è stato massimo dal suo insediamento. Dall’analisi in termini di condotte già posate e del relativo sistema idrico era emersa l’opportunità di portare avanti il lavoro subito, per le vie brevi, con la connessione delle condotte esistenti alle attuali adduzioni, possibile sia ad Est che ad Ovest del compendio. 150 metri di nuove tubazioni per dare l’acqua potabile a un migliaio di persone, grazie alle reti servite dal serbatoio di via Serra Perdosa.

Nello specifico, le opere di approvvigionamento della zona sono state possibili grazie alla modifica dell’attuale schema di distribuzione delle zone di Flumini e Foxi, alla realizzazione dell’impianto booster in linea – per incrementare il carico residuo – e infine all’estensione di condotta da quella terminale di rete alla nuova. Le successive prove di messa in pressione, effettuate nelle scorse settimane, hanno dato esito positivo.

Il Comune ha concluso la propria azione certificando la titolarità delle aree su cui sono posate le condotte. La maglia viaria in cui insistono, infatti, è in essere dagli anni Settanta per cessione volontaria dei proprietari, con conseguente destinazione ad uso pubblico. E non potrebbe essere altrimenti, visto che lo stesso Codice Civile ordina ai proprietari di dare passaggio nei propri fondi alle acque di chi ha, anche solo temporaneamente, il diritto di utilizzarle e precisa inoltre che gli acquedotti fanno parte del demanio pubblico. Tutto ciò è stato certificato dall’Amministrazione con delibera n.1082 del 31.05.1995, che, procedendo alla denominazione delle nuove vie, prese in considerazione le aree pubbliche o aperte al pubblico destinate alla viabilità, tra cui tutte le aree del comparto in questione.

Pertanto, concluso il lavoro dell’Amministrazione comunale, quando i cittadini faranno richiesta, a proprie cure e spese, sarà Abbanoa ad autorizzare l’allaccio delle singole unità abitative alla rete per poter usufruire del servizio idrico.

Parallelamente, è in corso il secondo progetto portato avanti dall’Assessorato comunale ai Lavori Pubblici, sempre d’intesa con Abbanoa ed Egas, che prevede una rivisitazione di tutto il progetto generale e ha come obiettivo la realizzazione di un altro serbatoio, in grado di servire quelle zone che per motivi di pendenze oggi non potrebbero essere raggiunte.


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