Un uomo è stato ricoverato a Lucca dal 22 al 3 dicembre per un caso sospetto di “malattia del Congo”. Stando alle prime informazioni, l’uomo era rientrato da poco dalla Repubblica Democratica del Congo. A rendere nota la notizia Maria Rosaria Campitiello , capo dipartimento della prevenzione del ministero della Salute. L’ospedale toscano ha subito comunicato del ricovero del paziente, attualmente guarito, all’Istituto Superiore di Sanità che ha ora il compito di vigilare sulla vicenda.
“L’uomo rientrato a Lucca lavora in Congo a 700 km dalla zona dove è stato documentato il focolaio. Era stato ricoverato con febbre e anemia , adesso sta bene. Solo per scrupolo è stato ricontattato per accertamenti, ma ad oggi non c’è pericolo di contagio”, ha spiegato Spartaco Sani, responsabile delle malattie infettive dell’ospedale lucchese San Luca dove è stato ricoverato l’uomo, al quale sono stati effettuati i prelievi di rito che saranno analizzati. il Ministero della sanità del Congo aveva già comunicato che ciò che era stata definita un’epidemia, e quindi qualcosa di più serio e grave, in realtà non deve preoccupare più del dovuto: stando ai dati comunicati, le persone decedute a causa del contagio sono 27 su 382 negli ultimi 40 giorni. Nella totalità, si contano 70 vittime. Ma va precisato che le zone interessate non vedono uno sviluppo sanitario adeguato e quindi l’assenza di cure ha sicuramente aggravato la situazione.