Malamovida a Cagliari, gli assistenti sociali non ci stanno: “Toni inappropriati e allarmistici sulle abitudini dei ragazzi di oggi”. Il Consiglio regionale dell’Ordine degli assistenti sociali della Sardegna, nel ribadire impegno e attenzione per la fragilità psicologica e per tutto ciò che attiene le non semplici problematiche che caratterizzano la crescita e lo sviluppo dei ragazzi e delle ragazze in età adolescenziale, non può esimersi dall’esprimere viva preoccupazione per l’uso crescente, soprattutto sui social media, di toni inappropriati e allarmistici con i quali si raccontano abitudini e costumi dei minori. Utilizzare frasi, gratuite considerazioni e definizioni, come quelle che anche di recente è capitato leggere, con riferimento alla “movida” cagliaritana ( «giovani molesti, senza freni, in stato di alterazione psico-fisica, promiscui e in pericolo, a causa del consumo di alcol e droghe nelle vie del centro storico di Cagliari durante il fine settimana») evidenzia, insieme con l’inappropriatezza dei linguaggi, un approccio per nulla corretto e costruttivo, rispetto alla complessità e alla delicatezza delle questioni. Da inquadrare invece tra quelle meritevoli di specifiche e personali valutazioni su attitudini e comportamenti, piuttosto che utili ad una generalizzazione del tema che sconfina nel pressapochismo, nel pregiudizio, se non anche nell’ancor più dannoso sensazionalismo. Gli eccessi, ad incominciare dall’utilizzo di bevande alcoliche o di sostanze, restano l’argomento sul quale, gli adulti, i professionisti del sociale, le istituzioni, prima ancora che i nostri ragazzi e le nostre ragazze, sono chiamati alla responsabilità. Per poter dare risposte di buonsenso ed efficaci e riaffermare così, insieme con la libertà dei costumi, i principi inderogabili del vivere civile, l’educazione e i modi necessari a garantire sicurezza e rispetto, delle persone e delle cose, e a salvaguardare il benessere e la spensieratezza che il tempo dei nostri giovani merita, liberandoli dalle penalizzanti sensazioni delle paure e dai giudizi preconfezionati e strumentali.