La vita spezzata di Martina Gleboni, la ventiseienne uccisa dal papà a Nuoro

La giovane si era laureata nel 2022 e nella tesina aveva dedicato al papà Roberto una frase che, oggi, stride tantissimo: “L’amore più grande della mia vita”. Sui social tante foto con i suoi familiari e i compagni di classe, segno di una vita tranquilla stravolta all’improvviso.


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“A papà, l’amore più grande della mia vita”. È la seconda parte della dedica scritta nella tesi di laurea da Martina Gleboni, la ventiseienne uccisa da quella stessa persona che, per lei, al pari della mamma, l’aveva incoraggiata durante tutto il percorso di studi che l’ha portata, a inizio 2022, a laurearsi. Altri tempi, sicuramente più felici e spensierati. Martina è caduta sotto i colpi di pistola sparati da Roberto Gleboni e, stando alle indagini sinora svolte, dovrebbe essere stata la seconda vittima, dopo la madre e prima del fratellino, anche lui deceduto. Un gesto che non ha ancora una spiegazione e che ha lascia tutta la Sardegna sotto choc. Una strage familiare in piena regola, vite spezzate all’improvviso in un tiepido mercoledì mattina di fine settembre. Sui social tante le foto di Martina con la mamma, gli altri familiari e i suoi compagni di classe. Una vita normale di una teenager altrettanto normale, studiosa e con tanta voglia di divertirsi.
Dopo la laurea la giovane era rimasta a Nuoro, anche per cercare un’occupazione stabile. Aveva tanti sogni, a spezzarglieli è stato il padre, quello che lei definiva, poco più di due anni fa, “l’amore più grande della mia vita”.


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