La Davis vinta anche dal cagliaritano Pierpaolo Jambo Melis, incordatore ufficiale: “Così preparo le racchette di Sinner”

Sul rapporto che ha costruito con gli atleti dice: “Vivendo il ritiro a stretto contatto con loro, nel tempo si è formato un legame umano importante, mi sono ambientato molto bene, con i ragazzi ci si sente spesso anche fuori dal contesto sportivo, abbiamo creato un’intesa di amicizia”. “Sono tutte persone splendide e disponibili, oltre ad essere grandi campioni”


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C’era un pezzo di Cagliari ieri a Malaga, dove si è disputata la finale di coppa Davis: la nazionale Italiana trionfa per la seconda volta consecutiva. Insieme agli azzurri, presente anche il cagliaritano Pierpaolo Jambo Melis, da dieci anni incordatore ufficiale della nazionale di coppa Davis e Billie Jean King Cup. La carriera di Melis ha avuto inizio grazie alla sua attività commerciale, da trentasette anni si occupa di riparare racchette.

L’incontro con la squadra risale a undici anni fa: “Ho avuto la fortuna di entrare nel giro della nazionale nel 2013, quando le ragazze di Fed Cup vennero a fare la finale mondiale contro la Russia a Cagliari”, “Lavorai in quella manifestazione per la Russia poiché l’Italia non aveva a disposizione il suo incordatore, per cui aveva chiesto in loco chi potesse occuparsi della squadra”. Il destino ha voluto che alcune giocatrici Italiane quali Sara Errani e Roberta Vinci, provarono delle racchette incordate da Jambo, trovandosi molto bene. Sono state loro a volerlo al seguito della nazionale femminile l’anno dopo, successivamente fu scelto anche da quella maschile. Da allora fa parte dei due team. Pierpaolo racconta: “È un ruolo di responsabilità, molto delicato, i giocatori vanno in campo con le racchette che preparo io il giorno del match, hanno bisogno di buone sensazioni quando colpiscono la palla”, ”

Impegno importante soprattutto a questi livelli, a volte sotto pressione: capita che le racchette vengano incordate durante la partita, devi restituirla in un quarto d’ora in maniera perfetta, con la tensione che il giocatore gradisce”. Sul rapporto che ha costruito con gli atleti dice: “Vivendo il ritiro a stretto contatto con loro, nel tempo si è formato un legame umano importante, mi sono ambientato molto bene, con i ragazzi ci si sente spesso anche fuori dal contesto sportivo, abbiamo creato un’intesa di amicizia”. “Sono tutte persone splendide e disponibili, oltre ad essere grandi campioni” conclude Pierpaolo Jambo Melis.


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