L’episodio è accaduto in un instituito superiore di Pistoia, e la sentenza che ne è derivata e le relative motivazioni fanno riflettere. Una ragazzina ha spinto una sua compagna mentre si stava recando all’armadietto. Nella caduta, la ragazza ha battuto la testa al muro, riportando una ferita lacero-contusa e 20 giorni di prognosi. Il tribunale, alla luce dei fatti, ha deciso per un risarcimento alla giovane di 85 mila euro più il pagamento delle spese legali da parte dei genitori della compagna che l’ha aggredita poiché, recita la sentenza riportata da La Repubblica, non avrebbero dato alla ragazza “un’istruzione consona al rispetto delle regole basilari della civile coesistenza”. Inoltre, il tutto risulta aggravato dalla “grave e immotivata spinta”. “Ogni genitore”- si legge ancora nella sentenza- “ha l’obbligo di mantenere, istruire ed educare la prole, tenendo conto delle capacità, dell’inclinazione naturale e delle aspirazioni dei figli”. Il tribunale ha anche stabilito un concorso di responsabilità da parte della scuola, che non avrebbe vigilato tramite i docenti sulle studentesse.