E’ deciso: le sale operatorie del Businco trasferite al Brotzu, rischio caos per le malate oncologiche

Al via i lavori per 9 milioni di euro. Secondo la direzione del Brotzu impossibile utilizzare sale operatorie prefabbricate


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Avanti tutta con i lavori all’ospedale oncologico Businco di Cagliari, con tanto di trasferimento delle sale operatorie al Brotzu, cosa che le associazioni che rappresentano e tutelano le malate oncologiche avevano scongiurato di non fare. Nell’incontro di oggi l’assessore della Sanità Bartolazzi ha comunicato il piano che, stando a quanto emerge, ha parzialmente rassicurato le associazioni.
“Il programma garantisce la continuità del servizio, permettendo al personale dell’Arnas Brotzu di mantenere invariato il numero di interventi chirurgici programmati. E soprattutto, si evita il trasferimento dei pazienti da un ospedale all’altro”, ha dichiarato l’Azienda.

Confermata anche la sicurezza dei finanziamenti Pnrr, pari a 9 milioni di euro, che coprono i costi dell’intervento. L’ospedale oncologico attualmente dispone di tre sale operatorie. Il blocco F, che ospita due di esse, sarà completamente ristrutturato per realizzare quattro nuove sale operatorie, tutte equipaggiate e dotate di spazi adeguati per garantire elevati standard di sicurezza ed efficienza. Gli uffici della direzione saranno trasferiti nel blocco G.

Nel dettaglio, la sala operatoria utilizzata per la terapia del dolore sarà condivisa con la chirurgia senologica e l’Anestesia e Rianimazione per le necessarie operazioni oncologiche. Questo permetterà di mantenere invariato il numero degli interventi programmati. La chirurgia toracica e la ginecologia oncologica, che precedentemente usufruivano delle sale da ristrutturare, si trasferiranno al San Michele, dove anche in questo caso il numero di interventi non subirà modifiche. In particolare, la ginecologia oncologica continuerà ad avvalersi delle due attuali strutture per la degenza delle pazienti, mentre la chirurgia toracica disporrà di nuovi spazi al settimo piano dell’ospedale, con un’area dedicata all’endoscopia toracica al quinto piano, attrezzata con strumenti di ultima generazione appena acquisiti.

La dg del Brotzu Foddis ha inoltre spiegato che, a causa della mancanza di spazio intorno al corpo principale dell’ospedale Businco, non è possibile installare sale operatorie prefabbricate. Tale soluzione avrebbe comportato costi elevati e tempi di realizzazione troppo lunghi.


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