Decimomannu, hacker clona il numero del Comune e chiede soldi fingendo di essere la sindaca: “Non cascateci”


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L’immagine di WhatsApp, lasciata volutamente visibile a tutti, è stata la prima mossa per cercare di ingannare un barista di Decimomannu. Poi, il passo successivo, il messaggio: “Ciao, sono la sindaca. Dovresti effettuare due bonifici, da 999 euro l’uno, per conto del Comune. Ti posso dettare l’Iban?”. Questa, in sintesi, la richiesta fatta da un hacker che si è spacciato a Decimomannu per la sindaca Monica Cadeddu. Il destinatario del messaggio, che gestisce un bar e un centro scommesse, non si è fidato. E, a quel punto, è stato ricontattato dal numero di rete fissa del centralino del Comune. Ma, fortunatamente, volendoci vedere chiaro, ha scritto alla presunta prima cittadina chiedendole di passare di persona. Dall’altra parte l’hacker ha inizialmente tergiversato, arrivando a chiedere “di fare una scommessa di duemila euro per me e i miei amici” e, poi, ha subito riattaccato. Questo il racconto fatto dal commerciante alla vera sindaca, che ha subito fatto un post su Facebook dalla sua pagina ufficiale, mettendo tutti in guardia: “Mi è giunta la notizia che qualcuno sta inviando messaggi a nome mio e del Comune di Decimomannu, chiedendo soldi e bonifici, utilizzando il numero, che vedete nella foto qui sotto, abbinato ad una mia immagine 𝐫𝐮𝐛𝐚𝐭𝐚 dal mio profilo Facebook. Voglio chiarire che non sono io e che si tratta di una truffa. Vi prego di non dare soldi a nessuno né per conto mio né per conto del Comune. Se ricevete tali messaggi, segnalateli immediatamente alle autorità competenti”.

 

 

 

Ricapitolando: il +393508061917 non è il numero della sindaca di Decimomannu: “E se provi a chiamare te lo segna come inesistente”, aggiunge la prima cittadina, contattata dalla nostra redazione. “Ho già fatto regolare denuncia ai carabinieri e al più presto farò lo stesso anche con la polizia Postale perchè, oltre a spacciarsi per me utilizzando un altro numero, chi ha agito in questo modo illegale ha anche clonato, a quanto pare, il numero di rete fissa del centralino del Comune, pur di fare apparire tutto, incluse le richieste di denaro, come veritiere”. Ma si tratta, doveroso ripeterlo, di un clamoroso “fake” architettato da chi spera di lucrare sulla poca dimestichezza tecnologica o sulla fiducia degli altri.