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Dal Sud Sardegna il grido disperato da parte di un anziano A.L. che deve all’ente che gestisce il bene idrico oltre 7 mila euro. “Le tasse si pagano e ho sempre pagato” scrive l’uomo. “Avremmo preferito che staccassero l’acqua e una dilazione ragionevole, invece vogliono 3500 euro subito e 10 rate da 400 euro”. Non solo: “L’Agenzie delle entate gli chiede altri 4.000 euro perchè a loro risulta che dal 2019 al 2023 stesse lavorando. Ha 87 anni e non lavora da 15 anni almeno” ha spiegato il figlio dell’anziano.
Una vicenda che non permette più all’uomo di dormire la notte da quando, qualche giorno fa, ha visto il suo conto bloccato, oltre -10 mila euro si legge nel display del bancoposta, per quelle bollette da capogiro da saldare. Ciò che ha spinto l’uomo a raccontare quanto accaduto è la modalità dell’intervento, nessuna pietà, insomma. “Come paga l’affitto, come paga le 3 medicine che prende al giorno?” aggiunge il figlio.
87 anni lui, 84 lei, la moglie. Cardiopatici, “i nostri figli hanno un lavoro precario ma siamo costretti a chiedere a loro. Io sono un uomo che ha sempre lavorato, agente di commercio per 42 anni. Soffro anche di vuoti di memoria, mia moglie è depressa. Non riesco più a dormire, non voglio compassione, ma lasciatemi morire tranquillo e in grazia di Dio”.