Dopo l’episodio di ieri notte, la lite per un parcheggio in via Mameli con una intera famiglia picchiata da tre giovanissimi, non si fanno certo attendere l’indignazione e la preoccupazione dei cittadini. Sono tutti lì, in strada a discutere. La delusione dei residenti a Casteddu Online: “Alla luce dell’ennesimo fatto di cronaca accaduto sabato notte in via Mameli nei pressi della Mediateca- spiega uno dei cittadini di via Mameli- richiamo l’attenzione dei media e delle istituzioni su quanto accade nei fine settimana. Grazie ai numerosi locali che sotto il travestimento di “pubblico spettacolo” esercitano una vera e propria attività di discoteca, e che non hanno il minimo controllo su quanto gli avventori fanno in prossimità del loro ingresso, ogni fine settimana ci crea un’aggregazione di “persone” (definirli così lo reputo un complimento) che rende invivibile le aree in cui “il branco” staziona. La permanenza di solito va da qualche ora prima dell’apertura dei locali, fino alle prime luci dell’alba. Chiasso, schiamazzi, risse, danni alla proprietà privata e alle auto parcheggiate ecc …sono alcuni tra gli effetti della presenza di questa gentaglia che lascia, al suo passaggio, ogni sorta di “rifiuto”. Nell’area di via Mameli, che è stata oggetto del recente episodio di cronaca, è presente un locale che esercita attività di discoteca in aree di proprietà del comune di Cagliari e che “spara” letteralmente musica a tutto volume fino alle prime luci dell’alba in pieno centro cittadino. Mi chiedo come sia possibile che il Comune, tenuto oltre che ad amministrare, anche a tutelare i suoi cittadini, possa permettere tutto questo. Se alla “criminalità” degli avventori e di chi frequenta la zona, si aggiunge poi il fatto che nella stessa zona, la viabilità è critica in condizioni normali, ed attualmente lo è ancor più a causa dei lavori di rifacimento in viale Trieste, è scontato che si crei una “miscela esplosiva” i cui effetti, poi, scaturiscono in episodi di cronaca come quello accaduto la scorsa notte. La lotta che combattono i cittadini che vogliono riappropriarsi dei loro spazi e della loro tranquillità purtroppo è impari. Le decine di denunce, querele, esposti da parte sia dei singoli, sia del comitato di quartiere che si adopera al fine di instaurare un dialogo con le istituzioni, fino ad ora, non hanno prodotto alcun effetto. C’è il silenzio totale da parte di chi dovrebbe controllare ed arginare questo disastro. Nel fine settimana la pubblica sicurezza è totalmente inesistente ed alle infinite telefonate di richiesta d intervento da parte dei cittadini, le risposte riconducono sempre all’assenza di personale e mezzi disponibili .Mi chiedo quanto tempo ancora dovremo aspettare perché il sindaco e il questore si diano una mossa per attuare un piano efficace che porti sia al controllo di quelle attività i cui frequentatori causano tutti questi problemi, sia un servizio efficace di sicurezza nelle ore maggiormente critiche”.
“Dove non esiste buon senso, cultura e rispetto dovrebbe essere maggiore la presenza delle forze dell’ordine “, “La nostra città ha bisogno di più cura in tutti i sensi “, questi alcuni dei commenti più diffusi nella via Mameli sotto choc.. Da qualche tempo a Cagliari, tra i residenti, si respira un’aria di forte disagio a causa dei frequenti accadimenti spiacevoli che stanno colpendo la città. Cagliari non è più quella cittadina tranquilla del capoluogo sardo dove confrontarsi con certe realtà sta diventando sempre più complicato. Tra le varie frasi di sgomento si lamenta in generale l’abbandono delle istituzioni, strade poco sicure ed una cattiva gestione degli spazi pubblici. “I vili sono sempre in abbondanza “, “Dove la finiremo, povera famiglia”, “Baby gang, ragazzi, poi leggi che hanno dai 25 ai 30 anni “, pesanti recriminazioni anche dal punto di vista morale atte a condannare chi si è reso responsabile del violento pestaggio.
Sono sempre più frequenti le liti per futili motivi che nei peggiori dei casi sfociano in vere e proprie tragedie. C’è anche chi si scaglia contro l’amministrazione comunale. Ad esempio Simone M. che non usa mezzi termini: “Si pensa ancora al bosco verticale, ma sveglia”, alludendo al fatto che la città necessita di investimenti più importanti quali il ripristino dell’ordine pubblico. Non lascia spazio all’immaginazione Carlo D. il quale riferendosi espressamente al primo cittadino aggiunge: “Grazie al sindaco per tutto questo degrado che sta creando togliendo parcheggi, e privilegiando con ZTL strisce blu e strisce gialle come se non esistessero gli altri! poi a pagare sulla loro pelle sono i cittadini”.