Cagliari, si spoglia e si tocca le parti intime anche davanti a dei bambini: 51enne disoccupato rischia 4 anni di carcere

Mauro Cocco, già condannato per atti osceni in luogo pubblico, ritorna alla sbarra


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Dovrà difendersi dalle accuse di atti osceni in luogo pubblico e minaccia aggravata (due pene che, se sommate, possono portare a una condanna che sfiora i cinque anni) Mauro Cocco, disoccupato cinquantunenne di Cagliari già condannato, qualche anno fa, per atti osceni in luogo pubblico. L’uomo, stando alle accuse e alle testimonianze che hanno portato al rinvio a giudizio, lo scorso 30 giugno 2020 si è spogliato al Poetto, in spiaggia, restando solo con un asciugamano molto piccolo che, di fatto, non copriva quasi nulla. Subito dopo, come emerge dalle carte ufficiali, si è “accovacciato in riva, lasciando ulteriormente scoperte le parti intime e toccandosi il pene a mò di masturbazione”. Gesti compiuti davanti a tantissimi bagnanti, alcuni anche minorenni. L’uomo, poi, era stato circondato dagli stessi bagnanti ed era volato qualche colpo prima dell’intervento dei carabinieri che l’avevano salvato dal linciaggio. Il 51enne, in quei frangenti, per difendersi, aveva impugnato un paio di forbici che teneva, senza nessuna ragione, all’interno di uno zaino, fortunatamente non riuscendo a ferire nessuno.
Il 29 ottobre via al processo, già sicura la presenza di alcuni testimoni. In particolare, a distanza di oltre quattro anni, dovranno confermare quanto riferito e messo nero su bianco nelle denunce alle forze dell’ordine. Tra chi ha denunciato c’è anche un militare, in quel frangente fuori servizio, che, alla nostra redazione, si dice pronto a confermare tutta la versione dei fatti detta nel 2020. “Il mio assistito ha sempre asserito che i fatti narrati siano diversi da quelli realmente accaduti”, cioè che “si stava cambiando ed è stato aggredito. Lui, inoltre, soffre di problemi psichici ed è molto timido, al punto che si vergogna anche a prendere un pullman se ha i pantaloncini corti”. Tra qualche mese, dopo avere ascoltato l’imputato e tutte le persone che hanno avuto un ruolo significativo in quel pomeriggio al Poetto, la sentenza.


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