L’ARNAS G. Brotzu, ai primi di ottobre, ha ricevuto il via libera dal Consiglio Comunale di Cagliari per avviare i lavori di ristrutturazione e ampliamento del blocco operatorio del Presidio ospedaliero A. Businco, centro di riferimento regionale per le patologie tumorali. Gli interventi prevedono la ristrutturazione di due sale operatorie già esistenti e la costruzione di due nuove: si tratta di un progetto di riqualificazione importante, con uno stanziamento di 9 milioni di euro provenienti dai fondi del PNRR, che ha l’ambizione di offrire un servizio sicuro, efficiente ed efficace in rapporto ai nuovi bisogni di salute e, al contempo, capace di soddisfare i bisogni futuri della comunità assistita. “E’ indubbio che questa operazione, che rappresenta un importante passo in avanti nella qualità dell’assistenza sanitaria in Sardegna, sia tecnicamente complessa e articolata da gestire nella pratica quotidiana, in considerazione del fatto che l’Ospedale continuerà a garantire l’assistenza sanitaria senza soluzione di continuità. L’avvio dei lavori, previsto per il prossimo 15 novembre, richiederà un importante sforzo organizzativo. In ragione di ciò la Direzione aziendale è stata impegnata nell’individuazione di soluzioni che fossero il meno impattanti possibile sul lavoro degli operatori e al contempo garanzia di sicurezza e assistenza per i pazienti”, sostiene l’azienda.
Il programma proposto consentirà ai dipendenti dell’ARNAS di garantire l’assistenza ai pazienti assicurando lo stesso numero di interventi chirurgici attualmente eseguiti. Ma soprattutto sarà scongiurato il timore, da più parti paventato in questi giorni, del trasferimento dei pazienti da un presidio all’altro. Attualmente l’ospedale oncologico dispone di tre sale operatorie: il blocco F che ne accoglie due, oltre agli uffici della Direzione di Presidio, sarà completamente ristrutturato per consentire la realizzazione di quattro sale operatorie, tutte attrezzate e con adeguati spazi di supporto, per garantire massima sicurezza ed efficienza alle attività chirurgiche. Gli uffici troveranno invece accoglienza nel blocco G.
L’utilizzo della rimanente sala operatoria attualmente ad uso esclusivo della terapia del dolore, sarà condiviso con la chirurgia senologica e con la struttura di Anestesia e rianimazione per il posizionamento di accessi venosi per le terapie oncologiche. Questo consentirà di non modificare l’attuale numero di interventi in programma. La Ginecologia oncologica e la chirurgia toracica, i cui interventi erano garantiti dall’attività delle due sale che saranno ristrutturate, troveranno piena accoglienza presso il presidio San Michele. Anche in questo caso il programma prevede la conservazione del numero di interventi programmati. In particolare la Ginecologia Oncologica potrà avvalersi delle due sedi attuali per la degenza delle pazienti. La Chirurgia Toracica troverà ubicazione per la degenza dei pazienti nell’ala nord del settimo piano del San Michele, e sarà garantito lo stesso numero di interventi chirurgici in programma presso le sale operatorie del medesimo presidio. Inoltre sarà dedicata ad uno esclusivo un ambiente per l’attività di endoscopia toracica, attrezzato con strumenti di nuova generazione appena acquisiti dall’Azienda, situato in un’area al quinto piano. Quanto sopra è stato comunicato e condiviso con i Direttori di Dipartimento che durante la riunione del Collegio di Direzione, tenutasi in data 18 ottobre, hanno valutato positivamente il piano organizzativo presentato. In data 21 ottobre 2024, a seguito dell’incontro con i Sindacati del Comparto (che ha chiesto un ulteriore incontro di aggiornamento) e i Sindacati della dirigenza medica è stato proposto un confronto sanitario/tecnico tra l’azienda e i rappresentanti delle strutture soggette a ripianificazione organizzativa al fine di individuare un percorso condiviso, che tenga conto delle esigenze dei pazienti e dei dipendenti coinvolti nel processo di riorganizzazione.