Cagliari, mazzi di fiori tra le mani di compagni e professori di Beatrice

All’Alberti un clima surreale di tristezza e dolore.


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Mazzi di fiori tra le mani di compagni e professori di Beatrice: all’Alberti un clima surreale di tristezza e dolore. Nella pineta alcuni ragazzi preparano un lenzuolo bianco, chiedono in prestito le forbici a un pescatore per finire di preparare un ricordo per Beatrice Loi, la loro compagna di 17 anni che è volata via, sabato mattina, investita sulle strisce pedonali mentre attraversava per andare a scuola. Oggi niente libri e quaderni,  hanno voluto gli operatori del 118 con loro, perché hanno provato a salvare la vita della ragazza.
Si abbracciano, parlano sottovoce: con gli studenti, i professori che osservano i loro ragazzi. Occhi lucidi, sembrano ammirare la forza dei più giovani che vogliono urlare il diritto di andare a scuola, in sicurezza.  Perché non si può morire a 17 anni così. Come è successo a Beatrice. Oggi si riuniranno nel cortile della scuola, per parlare, discutere. Tutti insieme.


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