Cagliari, la battuta di Ranieri: “Mi auguro di non dover tornare ancora una volta”

Sir Claudio presente e premiato, in Abruzzo, alla due giorni in ricordo di Gigi Riva. Il mister dei miracoli rossoblù: “Ogni allenatore ha momenti belli e brutti”. E, quando è stato in difficoltà, confessa di essersi attaccato “ai ricordi di Cagliari. Mi auguro di non dover tornare, perché non c’è bisogno di un cambio di allenatore”


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Vedere il Cagliari ultimo in classifica, sicuramente, gli provoca dolore. Lui, Claudio Ranieri, capace di far risorgere tante volte i rossoblù, ha lasciato in tutta l’Isola un ricordo fantastico e indelebile. Chi spera in un suo ritorno lo fa, principalmente, per ciò che è riuscito a fare ogni qual volta sia arrivato in Sardegna, dai tempi del presidente Orrù e della magica cavalcata dalla C alla A. Presente e premiato alla due giorni dedicata a Gigi Riva a Loreto Aprutino, in Abruzzo, sir Claudio ha voluto ricordare tutti quei momenti colorati di rosso e di blu, come riportato da Ladolcevita.tv. “Nella vita di un allenatore ci sono momenti belli e momenti brutti. Nei momenti brutti io mi sono sempre attaccato ai ricordi di Cagliari. Nicola (il figlio di Gigi Riva) ha spinto perché io tornassi a Cagliari. La prima volta mi prese il presidente che c’era allora, Orrù. Io avevo battuto il Cagliari con il Campania Puteolana. Sono tanti gli interrogativi che avevo. Poi vincemmo la serie C, andammo in serie B. E infine in A. Io poi andai a Napoli. Tornare a Cagliari mi costava. Mi sono detto, c’è il Cagliari che è in difficoltà. E Gigi (Riva) mi rivuole. Allora mi sono ributtato nella mischia. Gigi mi chiama prima della partita di Bari che valeva la serie A e mi dice, c’è tutta l’isola dietro di voi”.
Tutto il resto, nell’ultimo anno e mezzo, è storia nota: quinto miracolo di Ranieri, Cagliari salvo e ancora in serie A. E l’addio, in lacrime, in una serata speciale alla Unipol Domus. Stuzzicato dal pubblico sul suo addio al mondo del calcio, avendo quasi 73 anni, Ranieri fa una battuta: “Mi auguro di non dover tornare ancora una volta a Cagliari, perchè non c’è bisogno di un cambio di allenatore”. Una precisazione finale che può fare intuire la fiducia che nutre in Davide Nicola, arrivato da appena due mesi e chiamato, come obbiettivo minimo, a centrare nuovamente la salvezza in serie A.


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