Aspettando la nuova via Roma a Cagliari, sappiamo già che non potrà più ospitare eventi come il Giro d’Italia


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Aspettando la nuova via Roma. Siamo nel 2023 quando le escavatrici iniziano a smantellare la magnifica pavimentazione di via Roma. Migliaia di lastroni vengono sradicati e caricati su camion per essere custoditi in un campo recintato. Questo per alcuni sarà il prologo di uno straordinario progetto di recupero urbano, l’opera di un archistar che darà lustro alla via Roma che guarda al futuro, roba grossa insomma. Per altri si tratterebbe di una clamorosa e volgarissima pacchianata, tra la banalità di sterili e scontate linee asettiche e lo squallore di spazi che ricordano le periferie avvolte dalla nebbia. Il progetto di chi non ha saputo pensare in grande per la città, una visione miope e ammantata dall’ideologia green che ha precluso importanti prospettive di crescita per Cagliari.

Manca poco, o meglio, dovrebbe mancare poco all’apertura di un pezzo dell’opera architettonica che ha destato enormi aspettative per impegno economico e nomi pesanti dell’architettura, a quel punto vedremo chi ha ragione. Nel frattempo, dalle brecce sempre più ampie della rete si può constatare che il grande spazio della strada da destinare a passeggiata è ridimensionato, diventando inutilizzabile per lo svolgimento di eventi di grandi dimensioni, come accadde ad esempio per l’arrivo della Tappa di Sardegna del Giro d’Italia nel 2018, o provvisoriamente per la circolazione dei mezzi durante la manutenzione della strada accanto al porto o per la realizzazione della metro leggera.