Aggredita sul bus a Monserrato da un folle di Carbonia: “Era sotto l’effetto di droghe e mi ha detto che ero il demonio”


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Stava aspettando, fermata dopo fermata, di tornare a casa quando, verso le 22 di sabato scorso, Amalia Lattuca, ventunenne di Monserrato, è stata vittima di una brutale aggressione sul bus della linea M del Ctm, all’altezza di via Riu Mortu. Era seduta al centro del pullman e guardava il cellulare mentre la figlia di un anno e mezzo dormiva beata nel passeggino. All’improvviso ha sentito un forte colpo alla testa: “Mi sono girata e ho visto un uomo, con gli occhi grossi quasi fuori dalle orbite, barba e capelli ricci lunghi, con una giacca verde militare e un paio di pantaloni scuri”. La giovane è rimasta letteralmente bloccata, senza parole: “Riuscivo solo a muovere la bocca senza emettere nessun suono, tanto era lo choc per il colpo ricevuto. Lui, invece, ha indicato me e mia figlia urlando che “io ero il demonio e le la figlia del demonio. Poi mi ha preso a calci nelle costole. Per fortuna c’erano altri passeggeri che sono intervenuti, facendolo scendere a forza dal mezzo. Lui, però, si è messo a rincorrerlo ed è riuscito nuovamente a raggiungerlo”. A quel punto, però, sono fortunatamente arrivati i carabinieri, che hanno trovato l’aggressore nascosto tra alcuni cespugli nella zona di San Gottardo. “Mi hanno detto che era scappato da un ospedale e che aveva fatto uso di crack, oltre al fatto che fosse di Carbonia”.
“È stato tutto folle. Ho avuto paura per mia figlia, piccola e indifesa. Se avesse provato anche solo a sfiorarla avrei reagito con tutte le mie forze, a costo di finire anch’io nei guai”, dice la ragazza. “Ho deciso di metterci la faccia e di raccontare pubblicamente quanto mi è successo perchè tutti devono stare sempre attenti, e penso soprattutto alle ragazze. Può infatti capitarti di ricevere pugni e calci mentre stai solo pensando a quando sarai tutta tranquilla a casa tua”. Amalia Lattucca ha formalizzato la denuncia per aggressione e lesioni ai carabinieri e non intende fermarsi: “Presto nominerò un legale per tutelarmi e seguirmi nei prossimi passi da fare. Voglio che quel delinquente paghi ciò che deve pagare per cosa ha fatto”.